Calcio a 5, Coppa Italia: vince il Cus Avellino

Calcio a 5, Coppa Italia: vince il Cus Avellino
5 minuti di ordinaria follia! Protagonista indiscusso della partita andata in scena alla tendostruttura del Campo Coni tra Cus Avellino C5 e Pegaso Capo Miseno, valevole per l’andata dei quarti di finale di Coppa Italia, è stato senza dubbio il signor Elefante di Castellammare di Stabia, l’arbitro d…

Calcio a 5, Coppa Italia: vince il Cus Avellino

5 minuti di ordinaria follia! Protagonista indiscusso della partita andata in scena alla tendostruttura del Campo Coni tra Cus Avellino C5 e Pegaso Capo Miseno, valevole per l’andata dei quarti di finale di Coppa Italia, è stato senza dubbio il signor Elefante di Castellammare di Stabia, l’arbitro designato a dirigere questo importante e delicatissimo incontro. Gli ultimi 5 minuti del match, che ha visto gli irpini imporsi col risultato di 3-2, sono stati davvero da panico: falli, rigori, ammonizioni, espulsioni, tutto il fischiabile è stato fischiato dal direttore di gara, anche ciò che non era sanzionabile. Una partita condotta sul filo della correttezza da entrambe le squadre si è conclusa con tre ammonizioni, tre espulsioni, un rigore, proteste al limite della rissa da parte di entrambe le panchine, tutte indirizzate al signor Elefante, autore di una prova nettamente al di sotto dell’importanza che ricopriva la partita, che rischiava di falsare proprio nei minuti finali, quando la situazione si faceva infuocata. E dire che il fischietto stabiese ha già una volta, nel corso di questa stagione, diretto il Cus Avellino C5, in occasione del match esterno contro il Real Santa Maria Omnigas, vinto dai biancoverdi 3-2 e anche in quell’occasione la ‘compensazione’ è stato il leit motive della direzione arbitrale di Elefante: lo stabiese, nell’occasione, si impegnò affinchè anche all’Omnigas fosse assegnato un penalty, così come in precedenza era successo per Avellino, rigore sanzionato dall’altro fischietto di quella gara, la signora Eleonora Giacco. Insomma, Elefante non smentisce il suo nome: ha buona memoria. Compensazione era e compensazione è stata, ma nonostante tutto, Venezia e soci hanno avuto la voglia e la cattiveria giuste per acciuffare un risultato ormai insperato, a gara praticamente conclusa, ma importantissimo.
PRIMO TEMPO – Le due squadre partono contratte, studiando mosse e relative contromosse. Gli ospiti si rendono pericolosi in più occasioni, ma Padovano è bravo a spegnere ogni tentativo di arrembaggio. Dieci minuti di buio costringono mister Carbone a mischiare le carte, lasciando spazio a Venezia ed Erba che rilevano Milito e Padovano. Il capitano è bravo a lavorare d’esperienza, poi al 13’ prova la conclusione personale, ma il suo gran sinistro finisce sull’esterno del palo. Ancora il ‘nonnetto’ imbecca Marrone al centro dell’area avversaria, ma Di Falco blocca sicuro. L’estremo difensore ospite si ripete, fortunosamente, dopo due minuti, quando riesce a chiudere la porta a Marrone sedendosi letteralmente sulla sfera. È ancora l’ ‘imperatore’ a provare la conclusione, involandosi sulla fascia destra: Gigi cade, sbattendo la schiena contro una transenna, ma cerca comunque la conclusione a rete. Il tiro finisce di poco lontano dal secondo palo. Soccorso dai sanitari bianco verdi, Marrone si accomoda in panchina, al suo posto Padovano, che per due volte cerca di beffare Di Falco, senza però riuscire. Al 23’ arriva finalmente il gol: Milito, fino ad allora poco incisivo, conclude a botta sicura e di potenza un’azione personale, lasciando stavolta Di Falco di stucco. Dopo cinque minuti, ancora il centrale difensivo irpino si porta davanti alla porta rossoblù, le dita salvano Di Falco. Si chiude così la prima frazione di gioco.
SECONDO TEMPO – Nella ripresa è il Cus Avellino C5 a partire a spron battuto, trascinato da Marrone che cerca il raddoppio senza però avere successo, complice anche un Di Falco paratutto. Al 5’ della ripresa il fattaccio: Preziuso atterra ingenuamente Massa, Elefante assegna il penalty. Sul pallone Giusti, ma l’ ‘uomo ragno’ bianco verde respinge con i piedi. La sfera termina ancora tra i piedi di Giusti, che spreca malamente mettendola fuori. Al 12’ comincia l’Elefante Show: il fischietto stabiese assegna il tiro libero ad Avellino per il quinto fallo ospite, commesso dal capitano Illiano. Decisione dubbia del direttore di gara, che suscita le vibranti proteste della panchina rossoblù che aveva contato quattro falli e non cinque. Sul pallone Milito, che tira fuori. Al 16’ ancora un giallo per il Pegaso, stavolta a finire sul taccuino di Elefante è il secondo portiere Menegatti, per proteste. Al 18’ sempre Elefante fischia il quinto fallo anche al Cus Avellino C5 (la legge di compensazione!), per un fallo di Venezia su Massa, ma Preziuso è bravo a chiudere lo specchio della porta a Giusti. Al 24’ Illiano atterra Marrone in area, per Elefante non c’è dubbio: tiro libero, giallo per Illiano e conseguente espulsione per doppia ammonizione al capitano rossoblù. Sul pallone si porta Milito, il ‘bombardiere’ non ci pensa due volte, pallonetto e Di Falco raccoglie la sfera in fondo al sacco. 2-0 a 6 minuti dalla fine, la gara sembra volgere al termine, ma il Pegaso mette fuori la testa e Elefante ci mette lo zampino (sempre la compensazione!): fallo fischiato a Venezia per ostruzione, quinto fallo bianco verde. Carannante si porta sul pallone e segna per il momentaneo 2-1. Il Pegaso si rincuora, ma Preziuso è decisivo in un paio di occasioni. Al 30’ gli ospiti pervengono al pareggio con Massa, dopo un momento di defillance di Avellino dovuto al troppo nervosismo, che ha portato all’espulsione del dirigente irpino Emilio Lanzetta per proteste nei confronti della scellerata conduzione di gara di Elefante. Ma non è finita: il Pegaso si chiude, ma Gigi Marrone è più testardo di un mulo e segna per il 3-2 finale, tra gli applausi dei tifosi, dei compagni e di tutti quelli che credono ancora che le partite si vincano giocando, non fischiando! Alla fine, c’è ancora il tempo di vedere Elefante sciorinare cartellini: al 31’ infatti arriva anche il rosso per Avallone, per proteste. Queste le dichiarazioni del direttore generale bianco verde, Emilio Lanzetta, al termine della gara: “Quello che si è visto questa sera ad Avellino ha dello scandaloso. Esortiamo i vertici della Figc affinchè si facciano portavoci all’AIA per evitare in futuro che gare delicate come quella di questa sera possano essere condotte da arbitri non all’altezza della situazione. Ammetto di essere stato espulso giustamente, in quanto ero in panchina in veste di massaggiatore, e all’ennesimo fallo chiamato alla mia squadra ho inveito nei confronti dell’arbitro, definendolo scorretto in quanto in ogni occasione utilizza un metodo compensativo nell’assegnazione di falli e/o tiri liberi e/o rigori, che non si addice a questa categoria. Aspettiamo ora il comunicato ufficiale del giudice sportivo, per verificare se il signor Elefante ha realmente riportato questo a referto. In caso contrario, agiremo di conseguenza”.
I TABELLINI
CUS AVELLINO C5: Milito, Venezia (K), Marrone, Erba (VK), Vassallo (p), Vecchione, Padovano, Di Marzo, Parente, Vecchiariello, Preziuso (p) All. Carbone.
PEGASO CAPO MISENO: Di Falco (VK) (p), Menegatti (p), Avallone, Illiano (K), Massa, Barbi, Marino, Giusti, Marrone, Carannante, Guardascione ARBITRO: Elefante Gerardo di Castellammare di Stabia FINALE: 3-2 MARCATORI: 23’ pt Milito (Cus), 26’ st Milito (Cus), 27’ st Carannante (Pegaso), 30 st Massa (Pegaso), 31’ st Marrone L. (Cus) AMMONITI: Massa (Pegaso), Illiano (Pegaso), Menegatti (Pegaso) ESPULSI: Illiano (Pegaso), Avallone (Pegaso), Lanzetta (Dir. Gen. Cus)

SPOT