Comitato per la difesa e il rilancio della costituzione

Comitato per la difesa e il rilancio della costituzione
La Costituzione è sotto attacco. Non è la prima volta, nel corso della storia italiana recente. E’da quindici anni, infatti, che il tema delle riforme istituzionali e costituzionali viene agitato in funzione di proposte e disegni che tendono obiettivamente alla riduzione del pluralismo politico (è…

Comitato per la difesa e il rilancio della costituzione

La Costituzione è sotto attacco. Non è la prima volta, nel corso della storia italiana recente. E’da quindici anni, infatti, che il tema delle riforme istituzionali e costituzionali viene agitato in funzione di proposte e disegni che tendono obiettivamente alla riduzione del pluralismo politico (è questo il senso complessivo che contraddistingue le due forme di sistema elettorale maggioritario sperimentate finora) e a stravolgere la stessa forma di governo. In nome di un nuovismo elevato a ideologia sono state spesso poste in circolazione idee abusate e consunte nel loro carattere regressivo. Si tratta di un’ideologia spesso incentivata da un’offensiva culturale volta a colpire la memoria storica del Paese: revisionismo istituzionale e revisionismo storico hanno proceduto di pari passo,alimentando conformismo culturale e passivizzazione sociale. Tanto premesso, non si possono non rilevare due inquietanti elementi inediti che caratterizzano il contesto attuale: da un lato, la scelta dello scontro frontale sulle “riforme”operata deliberatamente dalle destre e dal loro leader, il quale persegue il referendum come una sorta di giudizio definitivo sulla propria figura e come ennesima sfida personale; dall’altro, l’ esistenza di un ormai avanzato processo di eversione della costituzione materiale del Paese (il che rende improponibile oggi una battaglia meramente difensiva e impone invece un’azione finalizzata a recuperare gli spazi di libertà compressi), individuabile in primo luogo nell’aggressione al principio di uguaglianza, nelle sue molteplici configurazioni, tra le quali, in primis, la creazione di un regime giuridico differenziato e penalizzante per i cittadini non comunitari. La destabilizzazione dell’ordinamento costituzionale da parte di una compagine governativa permeata in consistenti sue componenti da posizioni xenofobe, omofobiche e razziste non si compie, tuttavia ,unicamente attraverso l’incisione della norma scritta, ma anche con la sottoposizione dell’ordinamento stesso a una tensione quotidiana, come dimostra il gravissimo tentativo di delegittimare, dopo la bocciatura della “legge Alfano”, le supreme magistrature dello Stato e gli organi di garanzia, unitamente a quello, non meno devastante e pernicioso, mirante a scardinare qualsiasi parvenza di divisione dei poteri, in nome di un plebiscitarismo che dal mandato popolare fa derivare la pretesa a sottrarsi a qualsivoglia vincolo giuridico. Tale quadro d’insieme non consente scelte attendiste o, peggio ancora, tentazioni compromissorie (quale sarebbe l’accettazione della proposta di una “legislatura costituente”), ma richiede invece, qui ed ora, un’opera di contrasto in grado di suscitare una partecipazione larga ed articolata nei territori, nella consapevolezza che solo con il coinvolgimento della società civile – e quindi con la capacità di tener insieme questione sociale ( e lotte sociali) e questione politico-istituzionale – sarà possibile affrontare con successo una sfida aspra, e di preservare quella identità democratica della nazione conquistata sessant’anni or sono grazie a un grande concorso di popolo e oggi minacciata come mai prima E’ con questo spirito che ci rivolgiamo, in modo sentito e non rituale, a tutte le soggettività libere e forti che sappiamo essere presenti, in forme collettive o individuali, nella società irpina. Ad esse rivolgiamo il nostro appello per la tempestiva formazione, in provincia di Avellino, di un COMITATO PER LA DIFESA E IL RILANCIO DELLA COSTITUZIONE. Come comunisti, epigoni di una cultura politica che ha fornito un apporto decisivo alla Resistenza antifascista e antinazista,avvertiamo in maniera particolarmente intensa il dovere di dedicarci a un compito che qualifica l’impegno politico complessivo e conferisce senso all’agire civile. La riunione per la costituzione del COMITATO, è convocata per venerdi 6 novembre ore 18.00 presso la sede provinciale del Partito della Rifondazione Comunista, all’incontro sono invitati a partecipare le forze politiche democratiche,le associazioni,gli organi d’informazione e i cittadini e le cittadine sensibili alla proposta.

SPOT