Dalla Regione Campania un milione e duecentomila euro per il piano di caratterizzazione della falda acquifera nel comprensorio Solofra-Montoro. Un milione e duecentomila euro che serviranno a monitorare l’andamento della contaminazione della falda acquifera da tetracloroetilene. E che ha portato alla chiusura di due pozzi idrici a Solofra ed uno a Montoro. Le risorse individuate dalla Regione Campania sono tratte dal por 2014/2020. Del piano si occuperà l’Ato Calore irpino. Sono previsti un tota… |
Dalla Regione Campania un milione e duecentomila euro per il piano di caratterizzazione della falda acquifera nel comprensorio Solofra-Montoro. Un milione e duecentomila euro che serviranno a monitorare l’andamento della contaminazione della falda acquifera da tetracloroetilene. E che ha portato alla chiusura di due pozzi idrici a Solofra ed uno a Montoro. Le risorse individuate dalla Regione Campania sono tratte dal por 2014/2020. Del piano si occuperà l’Ato Calore irpino. Sono previsti un totale di dodici punti di monitoraggio del suolo fra Solofra e Montoro. Un aumento delle aree da sottoporre a campionamento, così come era stato sollecitato dall’Arpac. Oltre agli accertamenti sul suolo, dunque, sono previsti una serie di punti di prelievo sulle acque. A Solofra le aree sono quelle di Scorza e Madonna della Neve. A Montoro: zona Laura e località Aterrana. Questi punti dovrebbero servire a definire il confine della zona contaminata. Sono inoltre previsti diciotto punti di controllo all’interno dell’area contaminata. Il piano di caratterizzazione è il primo passo. Servirà a definire l’estensione dell’inquinamento e la sua origine. Il passo successivo sarà la bonifica. E qui serviranno altre risorse.