Una escursione in montagna s’è trasformata in tragedia per l’architetto di origini irpine Antonio Maria des Loges, 64 anni, che risiedeva a Verona. Era partito di buon mattino da casa assieme alla sua compagna Gabriella per compiere un’escursione sulla montagna sopra Folgaria in Trentino. |
Una escursione in montagna s’è trasformata in tragedia per l’architetto di origini irpine Antonio Maria des Loges, 64 anni, che risiedeva a Verona. Era partito di buon mattino da casa assieme alla sua compagna Gabriella per compiere un’escursione sulla montagna sopra Folgaria in Trentino.
La coppia aveva imboccato il sentiero Sat 425 che dal ristorante alla Ginestra conduce al rifugio Paradiso, sul Monte Cornetto . L’uomo mentre procedeva lungo il sentiero (un’ex mulattiera militare detta anche “antica frana” che si affaccia sulla Val Gola) ha perso l’equilibrio su una lastra di ghiaccio ed è scivolato per cadere quindi nel profondo dirupo. Un volo terribile, di una ottantina di metri, che non ha lasciato scampo all’escursionista di origini irpine che viveva da anni a Verona.
Una morte tragica sotto gli occhi della compagna che disperata ha lanciato l’allarme. L’area operativa Trentino Meridionale del Soccorso alpino ha chiesto l’intervento dell’elicottero che si è alzato in volo da Mattarello.
In pochi minuti il velivolo con il tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino, il medico rianimatore e l’infermiere è arrivato sul posto ma l’intervento purtroppo si è rivelato inutile per strappare alla morte l’architetto Des Loges. La salma, quindi, è stata recuperata e portata alla camera mortuaria del cimitero di Folgaria in attesa del nulla osta per la sepoltura. Nel frattempo una squadra di uomini del soccorso alpino ha raggiunto la compagna dell’uomo, illesa ma sotto shock, e l’ha riportata a valle.
La notizia ha destato vivo dolore ad Atripalda dove vivono le figlie Chiara e Federico, il fratello Eugenio, i cugini Massimo ed Eugenia. Domenica 5 febbraio, alle ore 18, sarà celebrata una messa in suffragio dello sfortunato architetto pressa la chiesa di Santa Maria delle Grazie ad Avellino.