Si tinge di giallo la notizia dei 150 migranti che dovrebbero essere sistemati presso il convento delle ex suore Stimmatine. La stessa madre Immacolata ha sementito categoricamente ai microfoni del collega Ottavio Giordano quanto affermato due giorni dal prefetto di Avellino Carlo Sessa, il quale sostiene di avere valutato un progetto di accoglienza temporanea presentato da un’associazione. A detta della madre superiore il connvento è stato fittato dal primo gennaio ad altre persone ch… |
Si tinge di giallo la notizia dei 150 migranti che dovrebbero essere sistemati presso il convento delle ex suore Stimmatine. La stessa madre Immacolata ha sementito categoricamente ai microfoni del collega Ottavio Giordano quanto affermato due giorni dal prefetto di Avellino Carlo Sessa, il quale sostiene di avere valutato un progetto di accoglienza temporanea presentato da un’associazione. A detta della madre superiore il connvento è stato fittato dal primo gennaio ad altre persone che nulla hanno a che vedere con gli immigrati. La redazione di irpiniaoggi ha provato a sentire il Prefetto, ma dal suo ufficio è stato risposto che egli è fuori per impegni. E’ stato invece possibile ricevere chiarimenti dalla dottoressa Nuzzolo , responsabile del settore che è praticamente caduta dalle nuvole quando le è stato chiesto di fare chiarezza sulla vicenda. ” Non so nulla ho appreso qualche notizia dai giornali, ma non sono a conoscenza dei fatti”.
Mistero delle notizie che si voglio celare. C’è da domandarsi: chi deve chiarire l’annuncio fatto dal Prefetto di Avellino se la responsabile del settore giura di essere all’oscuro della situazione? Chi meglio della funzionaria di prefettura potrebbe conoscere i fatti quando il Prefetto è assente? Assente come il Comune capoluogo e la cittadinanza che attende risposte per un problema inquietante perchè l’impressione è che si voglia fare tutto in sordina e poi annunciare l’arrivo dei migranti quando ormai sono già sistemati nella struttura. Che a questo punto potrebbe essere altra e non quella del convento delle Stimmatine. Dovrebbero essere 150, con i numeri ufficiali, ma il rischio è tale numero possa moltiplicarsi. L’esperienza di Cona, in provincia di Venezia, insegna che i numeri possono cambiare: in quel centro di accoglienza da poche decine di migranti si è arrivati a 1500. Sicuramente la situazione di Avellino è diversa ma la preoccupazione dei cittadini è comprensibile. Sta di fatto che la prossima settimana, alle porte della città capoluogo d’Irpinia, saranno ridistribuiti i migranti che, al momento, sono già in provincia e che sono ospitati presso varie strutture. Come conseguenza ne vedremo ancora di più in città, con il cappello in mano, ad elemosinare in barba alla circolare per debellare l’accattonaggio diramata dal Comune di Avellino e non attuata.