Che figuraccia: pignorato il quadro del Sindaco

Che figuraccia: per non avere onorato un debito di appena duemila euro, il Comune di Avellino rischia il pignoramento di un prezioso dipinto. Proprio quello che è (era?) in bella mostra nella vastissima stanza del Sindaco di Avellino, quel quadro di Cesare Uva già presente all’“Esposizione Nazionale di Belle Arti” di Roma del 1883, realizzato dal pittore “ornamentista” nato nel capoluogo irpino nel 1824 e morto a Napoli il 16 febbraio 1886, ricordato lo scorso mese di agosto con la mostra…


Che figuraccia: per non avere onorato un debito di appena duemila euro, il Comune di Avellino rischia il pignoramento di un prezioso dipinto. Proprio quello che è (era?) in bella mostra nella vastissima stanza del Sindaco di Avellino, quel quadro di Cesare Uva già presente all’“Esposizione Nazionale di Belle Arti” di Roma del 1883, realizzato dal pittore “ornamentista” nato nel capoluogo irpino nel 1824 e morto a Napoli il 16 febbraio 1886, ricordato lo scorso mese di agosto con la mostra l’Ottocento di Cesare Uva presso il Palazzo Vescovile (nella foto il celebre quadro “Piazza Libertà, di Cesare Uva).
Il Comune di Avellino, dunque, comincia a perdere i pezzi per onorare i suoi debiti. L’iniziativa giudiziaria, ovvero il pignoramento del bene, è la stanca ed amara conclusione di una vicenda giudiziara che poteva essere risolta da tempo poiché l’avvocato Carmen Picariello da tempo reclamava le sue spettanze professionali nei confronti del Comune. Istanza disattesa, forse trascurata, dimenticata.
La professionista, probabilmente a malincuore ma certamente per dare un segnale forte, ha dato impulso all’azione per il pignoramento dei beni di proprietà del Comune, individuando nel quadro del celebre pittore un oggetto di valore simbolico importante, perché posto proprio nella stanza del Sindaco.
Il quadro resterà appeso al muro e il Sindaco potrà continuare ad ammirarlo fino a mercoledì prossimo quando è prevista materialmente la rimozione del prezioso dipinto, ove mai non dovesse essere onorato il debito nei confronti della professionista avellinese. Sicuramente il Comune farà fronte al pagamento ed eviterà che il dipinto venga portato via. Nella stanza del Sindaco, dunque, il quadro resterà: come la figuraccia.

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