Solofra, rogo conceria: in convalida i 4 arresti

Solofra, rogo conceria: in convalida i 4 arresti
Dopo una giornata di accertamenti tecnici e sopralluoghi effettuati da parte dei carabinieri della Stazione di Solofra, sembra ormai chiaramente ricostruita la dinamica del rogo alla conceria del polo conciario. I 4 malviventi, una volta portatisi nella zona industriale di Solofra a bordo di una fia…

Solofra, rogo conceria: in convalida i 4 arresti

Dopo una giornata di accertamenti tecnici e sopralluoghi effettuati da parte dei carabinieri della Stazione di Solofra, sembra ormai chiaramente ricostruita la dinamica del rogo alla conceria del polo conciario. I 4 malviventi, una volta portatisi nella zona industriale di Solofra a bordo di una fiat punto grigia, si sono divisi in due squadre. Due di loro sono rimasti all’esterno dello stabilimento a fare da pali, mentre altri due (il pregiudicato e uno degli incensurati) si sono introdotti all’interno dei laboratori con una tanica da 5 litri di benzina tra le mani. Hanno prima scavalcato il cancello esterno e poi, mediante effrazione di una delle finestre che danno sull’esterno, hanno versato a terra l’intero contenuto della latta, appiccandovi il fuoco. Poi, prima di allontanarsi definitivamente dal rogo, hanno pure lanciato all’interno della conceria una bomba carta delle dimensioni di circa 15 centimetri di diametro. A tale conclusione sono giunti carabinieri e vigili del fuoco che, effettuato in modo congiunto un attento sopralluogo all’azienda, hanno avuto modo di trovare, a terra e ancora inesplosa, l’artifizio esplodente, di fattura artigianale, non infiammatosi solo grazie al tempestivo intervento dei caschi rossi che hanno domato l’incendio in tempi ridottissimi. Proprio a vagliare la potenzialità della bomba carta, nel pomeriggio di ieri sono stati interessati anche gli artificieri dei carabinieri che, venuti a Solofra direttamente da Napoli, hanno attestato con una loro perizia tecnica, l’effettiva pericolosità di quell’ordigno che, sebbene rudimentale, sembra stato assemblato da una mano esperta in pirotecnica. Un artifizio esplodente che, ad ogni modo, avrebbe causato un bel danno allo struttura, vista la buona portata esplosiva. I 4 fermati di ieri sono stati quindi tutti e 4 arrestati con l’accusa di incendio doloso e porto e detenzione di materiale esplodente. Ancora da chiarire le esatte motivazioni alla base del gesto, che comunque sembra avere tutti i connotati dell’estorsione. Per la tarda mattinata di oggi sono attese le convalide da parte del Tribunale di Avellino, e quindi le sorti dei 4 ragazzi, dei quali – lo ricordiamo – 3 erano incensurati mentre il quarto aveva già vari precedenti penali anche specifici. Attese le risultanze delle prime attivbità d’indagine, si possono oggi rendere note le generalità e le foto dei due arrestati che si sono materialmente introdotti nella conceria, appiccandovi il rogo: Luzzi Giovanni, 30enne da Baronissi, pregiudicato, e Vietri Michele, 24enne da Fisciano. Degli altri due ragazzi, provenienti dai medesimi paesi della valle dell’Irno, per ora gli inquirenti preferiscono mantenere il riserbo.

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