Violenza sulle donne, la Lomazzo chiede istituzione di incontri

Violenza sulle donne, la Lomazzo chiede istituzione di incontri
In occasione della GIORNATA MONDIALE contro la violenza sulle donne, la consigliera di parità Mimma Lomazzo sollecita le istituzioni deputate, gli organismi di parità, le associazione di genere e gli attori sociali, ad organizzare in ogni parte della provincia di Avellino, appuntamenti pubblici di r…

Violenza sulle donne, la Lomazzo chiede istituzione di incontri

In occasione della GIORNATA MONDIALE contro la violenza sulle donne, la consigliera di parità Mimma Lomazzo sollecita le istituzioni deputate, gli organismi di parità, le associazione di genere e gli attori sociali, ad organizzare in ogni parte della provincia di Avellino, appuntamenti pubblici di riflessione su quello che viene considerato il peggiore crimine compiuto a danno di un altro essere umano. “La violenza subita dalle donne – si legge nella nota della Lomazzo – sia fisica, sessuale o psicologica, è un dramma quotidiano a cui sono esposte, in maniera evidente, anche le donne della nostra provincia, perché come è oramai noto la violenza è endemica, sia nei paesi industrializzati come in quelli in via di sviluppo e le vittime e i loro aggressori appartengono a tutte le classi sociali o culturali e a tutti i ceti economici. Secondo l’organizzazione mondiale della sanità, almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo nel corso della sua vita. In base all’indagine Istat, è stato rilevato che sono 6.743.000 le donne vittime di violenza fisica o sessuale (il 31,9%), 5 milioni di violenze sessuali (23,7%), 3.961.000 di violenze fisiche (18,8%). Il sommerso è elevatissimo e raggiunge circa il 96% delle violenze da un non partner e il 93% di quelle da partner. Rimane consistente la quota di donne che non parla con nessuno delle violenze subite. Per combattere la violenza sessuale e domestica bisogna sicuramente cambiare la cultura che la giustifica e per contrastarla ci vuole un impegno costante e stabile, un progetto politico ampio, un piano di azione locale e nazionale. C’è bisogno di un impegno serio da parte di tutti. Sono inderogabili, quindi, l’attuazione di programmi seri di azioni positive e di politiche di pari opportunità nel mondo del lavoro, l’attuazione del principio di parità di trattamento tra gli uomini e le donne per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla formazione professionale, nonché l’attuazione di politiche di prevenzione delle molestie sessuali e delle molestie in genere sui luoghi del lavoro e di politiche di prevenzione e di contrasto alle violenze in genere sulle donne. La promozione dei diritti e l’indipendenza economica delle donne, in particolare per l’accesso all’occupazione e ad adeguate condizioni di lavoro, passano sicuramente anche attraverso una informazione più accurata e puntuale sulle normative di promozione delle pari opportunità, sulle normative di politiche sociali e di politiche del lavoro e decisamente attraverso una più efficace azione di contrasto alle discriminazioni ed alle vessazioni sui luoghi di lavoro, alle quali parte delle donne, ancora deboli contrattualmente, vengono sottoposte. L’obiettivo della mobilitazione – conclude la Lomazzo – è quello di risvegliare le coscienze civili di donne e uomini affinché vengano poste in essere azioni forti e concrete al fine di tutelare e difendere la libertà personale, sessuale e psicologica delle donne, che non trova ancora nella società, ma neppure nella famiglia, un luogo sicuro.”

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