De Luca: “In Irpinia la crisi è preoccupante”

De Luca: “In Irpinia la crisi è preoccupante”
“In Irpinia ci sono circa 300 aziende in difficoltà, i posti di lavoro a rischio sono circa 7000 mentre al centro per l’impiego risultano iscritte 80.000 persone. Una situazione delicata che purtroppo riguarda tutto il Sud e necessita di una inversione di tendenza, attraverso politiche di intervento…

De Luca: “In Irpinia la crisi è preoccupante”

“In Irpinia ci sono circa 300 aziende in difficoltà, i posti di lavoro a rischio sono circa 7000 mentre al centro per l’impiego risultano iscritte 80.000 persone. Una situazione delicata che purtroppo riguarda tutto il Sud e necessita di una inversione di tendenza, attraverso politiche di intervento mirate a sostegno dei lavoratori e delle aziende”. Parte dalla sua Irpinia il senatore del Partito Democratico Enzo De Luca per esprimere preoccupazione in merito alla crisi che si registra nel settore occupazionale nel Mezzogiorno. Proprio dalla necessità di porre argine alla crisi che sta investendo le aziende con conseguenze molto negative per l’occupazione, sono scaturiti gli emendamenti firmati da De Luca con il capogruppo Anna Finocchiaro ed altri senatori del PD e presentati nell’ambito della discussione sulla legge finanziaria al Senato. In particolare, le richieste di integrazione avanzate dal PD e respinte dalla maggioranza di centrodestra riguardano il rifinanziamento del credito di imposta per l’occupazione nelle aree sottoutilizzate, con incentivi per i datori di lavoro che assumono lavoratori con contratti a tempo indeterminato; il sostegno economico, mediante misure appositamente studiate, alle piccole e medie imprese i cui titolari, per potenziare l’attività di ricerca anche mediante l’avvio di nuovi progetti, assumano ricercatori universitari del Sud; il raddoppio delle risorse per il rinnovo dei contratti. Sempre nell’ottica di incrementare lo sviluppo strutturale e sostenibile, il gruppo del PD al Senato ha presentato emendamenti anche per il sostegno alle imprese, chiedendo al Governo il potenziamento dei confidi e la proroga degli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici. “Iniziative importanti che, considerate le risorse ambientali del Mezzogiorno, possono tradursi anche in una spinta alla valorizzazione dei territori e all’occupazione”, ha spiegato De Luca, tra i primi firmatari di un ordine del giorno con il quale alcuni senatori del PD hanno chiesto al Governo di “ristabilire le originarie dotazioni finanziarie per il Mezzogiorno, a partire dal FAS, confermando la destinazione dell’85 per cento di tali risorse alle aree meridionali anche in ossequio delle disposizioni contenute nell’articolo 119 comma 5 della Costituzione” e “ad adattare misure urgenti per contrastare la grave crisi occupazionale nel Mezzogiorno”. “Gli effetti più gravi della crisi si stanno riflettendo sul mercato del lavoro meridionale dove tra aprile 2008 e aprile 2009 l’occupazione si è ridotta di 271 mila unità – si legge nel testo – Nel Mezzogiorno il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 12 per cento delle forze lavoro (10,3 per cento tra i maschi e il 15 per cento tra le donne) a fronte di una media nazionale del 8,8 per cento”. “Il quadro è allarmante – conclude De Luca – ma nonostante ciò il Governo continua a lanciare inutili proclami. Che ne è del “Pacchetto per il Sud” annunciato a luglio scorso, di cui nessuno ancora oggi conosce i contenuti? Il centrodestra continua a sottrarre risorse al Sud e quando interviene lo fa in maniera improvvisata. E’ evidente che non si può andare avanti su questa strada. Il rischio è che il Mezzogiorno sia sempre più isolato dal contesto europeo e perda qualsiasi possibile ruolo e centralità nel contesto del Mediterraneo”.

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