Depurazione, gli imprenditori alzano i toni |
Depurazione, gli imprenditori alzano i toni
Confindustria, Api e Cna scrivono al governatore della Regione Campania Antonio Bassolino ed all’assessore regionale all’ambiente Walter Ganapini. Chiedono chiarezza rispetto al futuro del sistema depurativo nel comprensorio dell’Alto Sarno. “L’impianto di Solofra, si legge nella nota, è ormai dedicato esclusivamente alla depurazione dei reflui conciari ed i relativi costi da sempre sono sostenuti direttamente dalle imprese, che attraverso il loro apporto economico finanziano anche il depuratore di Mercato san severino al quale viene attualmente stornato il 30% delle tariffe riscosse, come ufficialmente indicato dal generale Jucci”. Ed ancora. “Dalla gestione dell’impianto dipende strettamente il futuro produttivo delle aziende conciarie dell’area di Solofra e riteniamo opportuno ricordare che in occasione di un recente aumento delle tariffe, nello scorso mese di luglio, siamo stati costretti ad intervenire presso la Regione e, grazie al dottore Allodi che ha dimostrato grande attenzione e sensibilità alle istanze rappresentate, è stato deliberato un finanziamento eccezionale in favore della gestione commissariale per scongiurare un aumento dei costi che avrebbero fortemente penalizzato le nostre imprese in questo momento di crisi economica generale. Il soggetto attuatore ha però preannunciato alle aziende utenti che dal primo gennaio 2010 le tariffe di depurazione avranno un aumento del 10% in tale contesto si richiede un incontro urgente con la struttura regionale competente per affrontare in maniera concreta la questione della futura gestione dell’impianto di Solofra, ritenendo in rappresentanza delle imprese che con il pagamento delle tariffe lo finanziano interamente, di avere ogni legittimazione a conoscere e partecipare alla determinazione dei futuri scenari, evidenziando che da parte delle imprese è stato manifestato l’interesse anche a candidarsi per assumere la gestione come prospettato dal commissario delegato. In sede di confronto nell’incontro richiesto potremo formalizzare una proposta unitaria manifestando la disponibilità a farci promotori di una società consortile fra le imprese conciarie a cui la Regione possa affidare la gestione dell’impianto, previa definizione preliminare di alcune condizioni e questioni specifiche”. Un tavolo di confronto dunque che parta dalla constatazione che fino a questo momento il comprensorio solofrano e le sue aziende ha sostenuto in maniera pressoché solitaria i costi legati al disinquinamento del Sarno visto che quello di Solofra è l’unico depuratore concretamente operante.