Piano di zona, Ugl incontra lavoratori |
Piano di zona, Ugl incontra lavoratori
Presso l’Ugl di Avellino, Costantino Vassiliadis segretario generale dell’Ugl-Utl, Ornella Petillo responsabile nazionale Ugl del Dipartimento dei Diritti e delle Opportunità per Tutti e Giovanni Cicchella Responsabile Ugl Ariano, hanno promosso una riunione per discutere sul futuro lavorativo dei dipendenti del Piano Soziale di Zona A1 con Ariano Comune Capofila. Durante l’incontro si è posto l’accento sulla professionalità delle maestranze che quotidianamente preservano la continuità dei servizi sociali sul territorio. Il motore dell’Ambito Territoriale A1, avviato nel 2002, è rappresentato da 39 professionisti operatori del Piano Sociale di Zona A1 – 4 responsabili di antenna, 10 assistenti sociali, 11 sociologi, 2 educatori professionali, 4 psicologi, 6 componenti dell’ufficio di piano. Il lavoro svolto sino ad oggi da tutti i lavoratori ha permesso di promuovere il “servizio sociale” sul territorio, consentendo ai cittadini dei 29 Comuni che costituiscono l’Ambito A1, di comprendere con maggiore chiarezza ed in molti casi di scoprire il senso vero del “sociale” inteso come il vivere in una comunità dove le forze propulsive alla crescita ed al cambiamento vengono proprio da chi la costituisce. La continuità dei servizi sociali è affidata a tutti gli operatori sociali ed è un SERVIZIO PUBBLICO INDEROGABILE oltre ad essere uno degli indicatori più importanti e rappresentativi della buona politica del welfare locale. Nell’Ambito del Piano Sociale di Zona A1servizi sociali consolidati sul territorio sono diventati punto di riferimento per la popolazione di tutta l’aria di interesse. Servizi sociali rispondenti ai bisogni del territorio rendono migliore la vivibilità locale e non sfugge a nessuno che l’incidenza, l’efficacia e l’efficienza della programmazione sociale d’Ambito è principalmente frutto della qualità dell’operato di quanti vi lavorano. Per questo l’UGL riconosce da sempre il valore sociale del lavoro di tutti gli operatori dell’Ambito A1; per questo si è sempre dissociata da quanti hanno sostenuto che gli Ambiti territoriali fossero solo carrozzoni disconoscendo così l’operato di quanti hanno lavorano con abnegazione e dignità, pur avendo da anni contratti a termine, pur svolgendo da anni orari di lavoro superiori a quelli individuati, pur non avendo riconosciuto un adeguato compenso orario rispetto ai titoli di studio posseduti (laurea, master, specializzazioni e corsi di aggiornamento professionale) e alla professionalità impiegata. E proprio in difesa delle lavoratrici e dei lavoratori del Piano Sociale di Zona A1 e a tutela della continuità dei servizi sociali, è stata chiesta l’avvio di una concertazione con il Tavolo Tecnico dell’Ambito A1 al fine di avviare un percorso condiviso sulla qualità della programmazione sociale territoriale che passa necessariamente attraverso la tutela e la giusta valorizzazione di tutti i lavoratori dell’Ambito A1