Anzalone: consiglio ha fallito, sos a Bassolino

Anzalone: consiglio ha fallito, sos a Bassolino
Centrosinistra alla sbando in consiglio regionale, dura presa di posizione di Luigi Anzalone. Ecco il testo della dichiarazione:
“L’ennesima fallimentare conclusione della seduta del Consiglio regionale del 24 novembre che, come ormai accade da più di due mesi, non è neppure cominciata, per …

Anzalone: consiglio ha fallito, sos a Bassolino

Centrosinistra alla sbando in consiglio regionale, dura presa di posizione di Luigi Anzalone. Ecco il testo della dichiarazione:
“L’ennesima fallimentare conclusione della seduta del Consiglio regionale del 24 novembre che, come ormai accade da più di due mesi, non è neppure cominciata, per quanto sia durata quattro ore, dimostra che siamo di fronte a un’assemblea regionale che non è più in grado di assolvere il suo fondamentale compito: quello di legiferare, in questo caso su una importante e decisiva materia come il piano-casa. Infatti, si è ripetuto il solito e annoiante copione: alla votazione del primo emendamento sul disegno di legge riguardante il piano-casa, la destra, attraverso un suo esponente rimasto in aula, ha chiesto la votazione in cui è necessario il numero legale dei consiglieri: 31 su 60. Anche questa volta, anzi per due volte, il centrosinistra che pure dispone di un numero di consiglieri maggiore della maggioranza assoluta, non ha raggiunto la fatidica soglia di 31 votanti ed è “andato sotto”. La spiegazione di ciò che accade è tanto facile quanto nota. La maggioranza è dilaniata da forti contrasti sul merito del piano-casa, oltre che da altre tensioni. A sua volta, la destra è disposta a garantire la sua presenza in aula a patto che si accettino i suoi emendamenti, che sono in perfetta antitesi a quanto, con senso del bene pubblico e della tutela del territorio, innanzitutto dal punto di vista urbanistico, hanno già legiferato in materia le Regioni governate dal centrodestra, a cominciare dalla Lombardia. A questo punto, a mio avviso, il Presidente della Regione, l’on. Antonio Bassolino, deve farsi carico di quello che è il suo indeclinabile dovere: ritirare il disegno di legge della Giunta sul piano-casa e avviare, unitamente al Governo nazionale, le procedure per dare anche alla Campania il suo piano. E questo oltre che per l’assoluta incapacità dimostrata dal Consiglio regionale, anche per altre tre fondamentali ragioni. La prima rinvia alla responsabilità della Giunta che, troppo fidando nella correttezza della sua dirigenza, alla fine dell’estate scorsa, portò in Consiglio un disegno di legge che gridava vendetta al cielo, tanto era conseguente agli interessi della speculazione edilizia. La seconda ragione consiste nel fatto che, dopo mesi di “rifacimenti” del DL, quello licenziato dal centrosinistra, per quanto sia per qualche verso decente e accettabile, è astralmente lontano da quanto hanno fatto le altre Regioni di centrosinistra come di centrodestra in termini sia di lotta all’abusivismo che di promozione dell’edilizia pubblica e di divieto di costruire cambiando la destinazione d’uso degli edifici stabilita dai Piani regolatori comunali. La terza ragione è un’esplicitazione dell’ovvio: se il Presidente Bassolino e, con lui, gli assessori Forlenza e Cundari vogliono solo attenersi a quanto previsto, sia pure in termini generali, dalla normativa del Governo nazionale e dall’accordo Stato-Regioni, anche la Campania avrà una legge sulla casa degna del nome. Ma il Presidente Bassolino, se vuole, sa fare di meglio e di più: come la sua storia inconfutabilmente dimostra. E, quindi, può darci una legge che non faccia sfigurare la Campania neppure rispetto all’Emilia Romagna e alla Toscana. Peraltro, la sua autorevole iniziativa aiuterebbe il Consiglio a ritrovare, con spirito autocritico, la strada della buona legislazione in questo tormentato e oscuro fine-legislatura”.

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