Solimine: presto l’aiuto per le famiglie disagiate

Solimine: presto l’aiuto per le famiglie disagiate
L’utilità del tavolo istituzionale anti crisi è sotto gli occhi di tutti. Inizialmente c’era qualche scetticismo, ma i fatti hanno dimostrato che si trattava di una scelta ponderata e ragionata, grazie alla quale la Provincia non è stata toccata dalla ricerca di controparte o da alcuna azione di con…

Solimine: presto l’aiuto per le famiglie disagiate

L’utilità del tavolo istituzionale anti crisi è sotto gli occhi di tutti. Inizialmente c’era qualche scetticismo, ma i fatti hanno dimostrato che si trattava di una scelta ponderata e ragionata, grazie alla quale la Provincia non è stata toccata dalla ricerca di controparte o da alcuna azione di contestazione. Presto sarà distribuito l’aiuto per le famiglie disagiate che dovranno ottenerlo dietro presentazione di idonea documentazione. L’assessore provinciale al lavoro e formazione, Giuseppe Antonio Solimine, questa mattina (28 novembre 2009) intervenendo nel dibattito avviato in consiglio provinciale su sollecitazione dei consiglieri Moricola e Santoro per illustrare le iniziative assunte dalla Provincia per affrontare la crisi ha evidenziato che l’esecutivo si è mosso in modo responsabile per predisporre una serie di progetti e di attività in generale finalizzati ad alleviare il disagio economico dei lavoratori disagiati e delle loro famiglie. Nel ringraziare la giunta per il lavoro svolto finora, Solimine ha osservato che un argomento così importante come il lavoro avrebbe potuto avere una maggiore attenzione. Ha sottolineato che la Provincia ha recentemente ottenuto la delega piena sulla formazione che consentirà di gestire in modo più diretto ed efficace un settore fondamentale per l’incrocio della domanda e della offerta di lavoro. Solimine ha annunciato aiuti a sostegno del reddito ed una serie di incontri regionali, che saranno tenuti nei prossimi giorni, per avviare azioni ancora più incisive. Ha richiamato i progetti P.A.R.I. ed I.L.L.A. con l’attivazione di sportelli dedicati per dare risposte concrete agli interessati. Intanto gli uffici dell’assessorato hanno comunicato i dati al primo semestre 2009 circa la situazione in Irpinia degli iscritti, degli avviati e dei licenziati: rispettivamente 75.769, 14.597 e 8.805 con la prevalenza delle donne sugli uomini in fatto di iscrizione e degli uomini, sia pure di poche unità, relativamente ad avviati e licenziati. Interessante è notare la differenza registrata dalle attività di transito dei giovani in ognuno dei cinque centri per l’impiego attivi in provincia di Avellino. Nel capoluogo gli iscritti sono 41.967, 8.130 gli avviati e 4117 i licenziati; in quello di Ariano Irpino gli iscritti sono 4.001, gli avviati 1269 e 1.041 i licenziati; in quello di Calitri i dati sono, rispettivamente 4.466, 919 e 931. Nel cpi di Grottaminarda gli iscritti sono 12.596, gli avviati 2.038 e 1.500 i licenziati, mentre nella struttura di Sant’Angelo dei Lombardi gli iscritti sono 12.739, gli avviati 2.241 e 1216 i licenziati. All’inizio del mese di settembre è stato comunicato il quadro della situazione emersa con la procedura dei pagamenti, anno 2009, diretti alla cassa integrazione guadagni ed emerge che da gennaio ad agosto la questione ha riguardato 4302 lavoratori per un totale di 6890 mensilità. Nel dettaglio: a gennaio i lavoratori interessati sono stati 420 per 586 mensilità; a febbraio, rispettivamente 308 e 687; a marzo 282 e 314; ad aprile 408 e 882; a maggio 654 e 1382; a giugno 498 e 734; a luglio 1012 e 1552; ad agosto 720 e 753. Disponibili anche i dati relativi alle ore autorizzate con la cassa integrazione guadagni, gestione ordinaria e straordinaria, per classe di attività e per tipologia di occupati – gennaio/agosto 2009 – Nel settore estrattivo il dato ha riguardato solo 8 ore; nel legno 24973 ore per operai e 3683 ore per impiegati per un totale di 28656 ore; nell’alimentare 1481 ore per operai e 3002 ore per impiegati per un totale di 4483 ore; nel metallurgico 135096 ore per operai e 16710 ore per impiegati che sommano a 151806 ore; nel meccanico le ore per operai hanno raggiunto 2.253.011 unità e 141.561 per impiegati che sommano a 2.394.572 ore. Evidentemente questo è il settore che è stato maggiormente interessato dalla prestazione. Nel tessile le ore autorizzate agli operai sono state 302.896 e 23.904 per gli impiegati per un totale di 326.800 ore; nel chimico le ore, rispettivamente, sono state 22.804 e 760 per un totale di 23564; nel settore pelli e cuoio le ore sono state 292.857 e 64.968 che sommano a 357.825 ore; nella trasformazione minerali 29.354 e 22.80 per un totale di 31.634. L’industria complessivamente ha assorbito 3.388.509 ore, di cui 3.126.147 riferite agli operai e 262.362 agli impiegati, mentre l’edilizia ha toccato quota 275.205 ore, di cui 272.247 destinate agli operai e solo 2.958 agli impiegati. Sulla situazione complessiva sta incidendo anche la questione relativa agli immigrati presenti in Italia e nella nostra provincia. Noti anche i dati relativi agli stranieri iscritti presso i centri dell’impiego attivi in provincia di Avellino. In totale 10961 unità, di cui 3235 maschi e 5677 femmine. Nel totale sono compresi i dati trasmessi da alcuni comuni che non hanno provveduto a differenziarli per sesso. Nel bacino di Avellino sono stati iscritti 7725 persone, 2134 maschi e 4000 donne, mentre in quello di Ariano Irpino gli iscritti sono 447, di cui 147 uomini e 249 donne. A Calitri come punto di riferimento dei comuni del bacino, sono iscritti 357 unità con 108 maschi e 133 donne. A Grottaminarda gli iscritti sono 1564, 555 uomini e 798 donne; a Sant’Angelo dei Lombardi gli iscritti sono 868, di cui 291 maschi e 497 femmine. Tra gli immigrati al primo posto figurano i rumeni con 2601 unità, seguiti dagli ucraini fermi a quota 2484. Importante la presenza dei marocchini (1049 unità) e degli albanesi, che totalizzano 652 unità. Stando ai dati Movimpresa della Camera di Commercio in provincia di Avellino sono presenti oltre 1.400 attività gestite da imprenditori extracomunitari realizzando una percentuale del 4,6 % che è seconda solo a Caserta e, di poco, a Salerno. Napoli e Benevento sono dietro di noi.

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