Congresso Uil, la relazione di De Feo

Congresso Uil, la relazione di De Feo
Domani si apere il congresso provinciale della Uil, ecco un sunto della relazione congressuale del segretario provinciale Franco De Feo:
“Con questo XV congresso ripartiamo per una nuova stagione di impegno e di lavoro che speriamo grande ed esaltante, almeno quanto quella passata, dando contin…

Congresso Uil, la relazione di De Feo

Domani si apere il congresso provinciale della Uil, ecco un sunto della relazione congressuale del segretario provinciale Franco De Feo:
“Con questo XV congresso ripartiamo per una nuova stagione di impegno e di lavoro che speriamo grande ed esaltante, almeno quanto quella passata, dando continuità nella innovazione, per apprezzare ancora di più coloro che hanno speso le loro migliori energie nella vita sindacale. Nei Congressi di categoria abbiamo affrontato il periodo che stiamo vivendo, di grandi difficoltà dell’apparato produttivo ed occupazionale, comparti dove l’evoluzione della grave crisi finanziaria ed economica internazionale ha fatto sentire sensibilmente i suoi effetti. Siamo costretti a fare i conti, quotidianamente, con lo stato di recessione che si consolida sempre di più, con effetti sconvolgenti sull’economia provinciale e delle singole persone, sui lavoratori dipendenti e sulle loro famiglie. I dati statistici, le continue richieste di attivazione degli ammortizzatori sociali, ci fanno valutare persistente lo stato di crisi dell’economia provinciale e non riusciamo ad essere ottimisti, nonostante gli inviti pressanti del Governo nazionale. Nelle scorse settimane, in occasione della visita del Ministro Sacconi ad Avellino,su una lodevole iniziativa della Provincia, abbiamo criticato il sistema del mordi e fuggi del Governo Berlusconi, annunci sulle grandi strategie e zero assoluto sulle difficoltà del mondo del lavoro in Irpinia; si è ripetuta la liturgia del Governincontra del 2 febbraio scorso al Gesualdo, a oggi siamo ancora in attesa della erogazione del bonus famiglia. Ricordate le ultime uscite eclatanti dei vari rappresentanti del Governo: il posto fisso, l’eliminazione dell’IRAP, la cancellazione della pausa pranzo.Storie inventate ed improvvisate destinate al flop che non hanno assolutamente bisogno di commento. I nostri dati provinciali sono assolutamente drammatici, 77.000 disoccupati, oltre 7000 lavoratori in Cassa Integrazione ordinaria, straordinaria ed in mobilità, migliaia di lavoratori espulsi dal ciclo produttivo senza speranza di poterci rientrare e senza copertura di sostegno al reddito. Migliaia di famiglie in crisi esistenziale, costrette ad modificare le proprie regole di vita quotidiana, a rinunciare a condizioni minime essenziali per se stessi e per i propri figli. Mi pare necessario, per esempio, riflettere sul problema drammatico del precariato, vera emergenza sociale per il nostro paese, per il Sud e per la Campania in particolare. La madre di tutte le battaglie, quindi, per la Uil, dovrà essere quella del contrasto alla pratica del “massimo ribasso” che crea disfunzioni nel sistema produttivo e sacche enormi di concorrenza sleale nei confronti dell’Imprenditoria onesta e laboriosa, fortemente presente nella nostra provincia. Non è solo il settore dell’edilizia incriminato in tale partita, se rivolgiamo un minimo di attenzione alle gare d’appalto per l’affidamento dei servizi mensa, dei servizi pulizia nelle strutture private e pubbliche ci accorgiamo che anche lì, nonostante il forte e costante impegno del Sindacato, è difficile consolidare regole chiare di applicazione contrattuale a tutela dei lavoratori. Il futuro dello sviluppo passa per nuove politiche di investimento nelle infrastrutture materiali e immateriali, nell’innovazione, nella ricerca e nella formazione. In una fase di emergenza, servono procedure di emergenza: bisogna velocizzare i tempi di attuazione degli investimenti. Non possiamo più permetterci di continuare a parlare da anni di spesa pubblica e del mancato completamento delle grandi infrastrutture al servizio delle aree industriali e destinate a far uscire dall’isolamento le nostre zone interne. Abbiamo bisogno di uno sforzo collettivo e di una strategia di fondo dell’attuale Governo. Noi rivendichiamo maggior attenzione e responsabilità della classe dirigente e politica della nostra Regione nell’affrontare i problemi e nel proporre soluzioni. Occorre uno sforzo comune per evitare il rischio di rassegnarsi al declino del nostro territorio ed alla depressione della nostra gente. Allora anche qui, in Regione Campania, pur non essendo iscritti a nessun Comitato, verifichiamo che tra la gente è forte la domanda di cambiamento e di un modo nuovo di fare politica, più vicino ai bisogni ed alle difficoltà quotidiane dei cittadini. L’emergenza abitativa è di eccezionale attualità, gli indicatori sociali ci segnalano la carenza di alloggi di edilizia residenziale pubblica per soddisfare le richieste di giovani coppie, di nuclei familiari numerosi e di anziani; sono le stesse fasce della nostra Società che, per insufficienza di reddito familiare, non possono accedere al mercato privato delle locazioni. Unitariamente le Organizzazioni dell’Inquilinato hanno proposto la costituzione del tavolo permanente per l’emergenza abitativa presso il Comune di Avellino, iniziativa che bisogna concretizzare rapidamente per determinare anche condizioni di confronto con gli Enti interessati e con le Associazioni Imprenditoriali. In questi ultimi mesi abbiamo segnalato all’attenzione del Comune di Avellino e dell’opinione pubblica il fenomeno delle occupazioni abusive, arrivato ormai a livelli di guardia e di sicurezza e socialmente insopportabili perché a danno delle persone oneste e rispettose delle regole. Al Comune, alle Forze dell’Ordine ed alla Magistratura segnaliamo gestioni esterne poco chiare ed il pericolo di infiltrazioni malavitose, riteniamo che bisogna intervenire velocemente per evitare l’aggravarsi ed il consolidarsi del fenomeno. La nostra UIL è una grande Organizzazione che deve volgere il proprio sguardo su tutte le tematiche della nostra Società Irpina, ed è per questo che la proposta della Segreteria uscente è finalizzata a strutturare la Confederazione con organismi orizzontali di valenza intercategoriale”.

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