Picariello: “Amendola dimentica caso De Simone” |
Picariello: “Amendola dimentica caso De Simone”
E sulle affermazioni di Amendola ecco la presa di posizione di Gianfranco Picariello, segretario provinciale della Democrazia cristiana di Rotondi:
“Singolari le dichiarazioni rese dal Segretario Regionale del PD Amendola rispetto ai doppi incarichi ricoperti dai Presidenti delle Province campane governate dal PDL . Infatti, il neo segretario, dimentica che la scorsa legislatura ha visto la Presidente Alberta De Simone (PD), per 2 anni, trovarsi nella stessa condizione dell’attuale Presidente Sibilia.(solo 2 anni perché alle politiche del 2006 non fu ricandidata). Sicuramente le dichiarazioni rese da Amendola avevano altro scopo. In primis deviare l’attenzione dalle falle che la barca del PD presenta, specialmente in Irpinia, dove il partito sembra sempre più un’ accozzaglia di correnti alla ricerca di una propria identità. In secondo luogo perché preoccupato che l’inversione di tendenza registrata alle ultime amministrative, con la conquista da parte del PDL delle 3 province campane, possa ripetersi alle prossime elezioni regionali. Le nuove giunte del PDL, si stanno caratterizzando per il grosso impegno e spirito di abnegazione nella risoluzione dei problemi delle comunità, attuando uno stretto dialogo istituzionale con la Regione e lo Stato Centrale. Non devo certo fare l’avvocato difensore del presidente Sibilia, non ne ha bisogno, ma in questi pochi mesi ha prodotto più di quello che per cinque anni ha realizzato la precedente gestione De Simone, caratterizzata da una litigiosità ed arroganza riversatasi alla fine contro i suoi stessi sostenitori. Provincializzazione dei rifiuti, interventi contro la crisi del distretto solofrano, sostegno alle piccole imprese, e altri provvedimenti organici indirizzati alla crescita e allo sviluppo sono alcuni esempi di come l’azione politico amministrativa della giunta Sibilia non sia stata certo rallentata dal doppio incarico. Quindi ben vengano se svolti nell’interesse delle comunità e propedeudici allo sviluppo dei territori, rispetto al singolo incarico che sino ad oggi ha portato le nostre province agli ultimi posti in termini di vivibilità e crescita economica come le indagini nazionali, svolte periodicamente, mostrano in maniera impietosa”.