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Biogem, i chiarimenti sulla cessione delle quote |
Biogem, i chiarimenti sulla cessione delle quote
Un incontro resosi necessario per fornire chiarimenti sulla cessione e la dismissione totale delle quote Biogem, approfittando della presenza illustre del Magnifico Rettore dell’Università del Sannio Filippo Bencardino e del Pro-Rettore dell’Università degli Studi Milano- Bicocca Francesco Archetti, giunti ad Ariano per la sottoscrizione notarile. “Sono state dette cose, a nostro avviso, assolutamente inesatte da parte di politici e non” ha affermato il Sindaco di Ariano Antonio Mainiero nel corso della conferenza stampa svoltasi presso il Museo Civico. Mainiero ha sottolineato come la presenza ad Ariano e da oggi nella società Biogem di due Università di fama internazionale costituisca un arricchimento scientifico e culturale. E’ entrato poi nel merito delle normative, ricordando quanto già detto in Consiglio su come rappresenti uno sbarramento all’ottenimento di finanziamenti, la partecipazione di enti pubblici con una popolazione superiore a 5 mila abitanti, tant’è che anche la Provincia di Foggia e la Comunità Montana dell’Ufita agiranno per la dismissione come fatto dal Comune di Ariano. “Noi lo abbiamo fatto esclusivamente con lo scopo di far crescere Biogem, non certamente per penalizzarla o per svendere le quote. Ci sentiamo fortemente partecipi di questa realtà. Abbiamo partecipato alla costituzione di Biogem nel 99, abbiamo seguito tutte le fasi ed interagito anche quando non era presidente Zecchino, abbiamo fatto sempre tutto il possibile affinché Biogem rappresentasse un importante punto di riferimento non solo per la Città di Ariano, ma per tutto il comprensorio, per la Provincia e anche per la Campania. Il Comune di Ariano continuerà a seguire le sorti di Biogem, pur non facendo parte della compagine societaria, lo farà comunque perché crede in Biogem e crede che possa rappresentare una importante opportunità di sviluppo per la nostra terra”. Anche il Presidente di Biogem Ortensio Zecchino ha posto l’accento sull’importanza delle forti presenze ed ha espresso un grande ringraziamento all’Università del Sannio ed alla Bicocca. “L’Università del Sannio- ha spiegato Zecchino- non poteva non esserci, perché è la nostra Università, lo abbiamo detto tante volte, anche spiegando la sua denominazione perché noi siamo il Sannio. Abbiamo già una convenzione per una serie di interrelazioni. Voglio ricordare che abbiamo delle collaborazioni avviate anche con la Bicocca di Milano, un Master in Biogiuridica e stiamo mettendo a punto una serie di comuni attività di ricerca su cose rilevanti”. Tra le anticipazioni offerte sul Biogem l’ipotesi di lavorare oltre che su modelli murini anche su altri modelli animali di maggior taglia per specifiche ricerche. “Biogem è un centro di rilevanza internazionale- ha affermato il Pro-Rettore dell’Università degli Studi Milano- Bicocca, Francesco Archetti- e’ una bella storia che tra tante difficoltà è riuscita a divenire un’azienda. Quello percui Biogem è un posto speciale è lo stile del lavoro, ci sono tantissimi giovani accompagnati da una cultura di governance che consente di valorizzare le risorse strumentali. In questo quadro Bicocca ha in mente iniziative specifiche. La prima è legata ai modelli animali. Sulla progettazione di modelli trasgenici che certamente interagirà con quello che è il businnes”. Tra gli altri progetti Bicocca svilupperà attraverso Biogem la ricerca sui cosiddetti “farmaci intelligenti” che richiedono una genetica funzionale molto sofisticata e l’utilizzo della farmacogenomica non soltanto in contesti hi- tech ma anche su terapie più diffuse. “Questa è una giornata importante per le nostre istituzioni- ha esordito il Rettore dell’Università del Sannio- vengo da uno studio notarile per l’acquisto delle quote Biogem. Credetemi mentre firmavo non ho mai minimamente immaginato che stessi facendo un’azione speculativa, stavo facendo un atto importante per le nostre Università, per le nostre comunità- ha detto Filippo Bencardino riferendosi alla polemica arianese sulla dismissione delle quote. “Dovere di ogni istituzione e quella di collaborare con le altre istituzioni e di fare rete, questa rete noi l’abbiamo fatta e oggi si completa un percorso di collaborazione. L’Università del Sannio crede molto in questa struttura scientifica”.
