Cicchella: Uniamo le nostre forze per l’occupazione in Irpinia

Cicchella: Uniamo le nostre forze per l’occupazione in Irpinia
“Uniamo la nostra forza per la difesa dell’occupazione in Irpinia”. Questo lo slogan del segretario provinciale dell’Ugl Metalmeccanici, Giovanni Cicchella alla vigilia della mobilitazione promossa da Cgil, Cisl, Uil ed Ugl per rilanciare la piattaforma unitaria. “E’ fondamentale che domani a scende…

Cicchella: Uniamo le nostre forze per l’occupazione in Irpinia

“Uniamo la nostra forza per la difesa dell’occupazione in Irpinia”. Questo lo slogan del segretario provinciale dell’Ugl Metalmeccanici, Giovanni Cicchella alla vigilia della mobilitazione promossa da Cgil, Cisl, Uil ed Ugl per rilanciare la piattaforma unitaria. “E’ fondamentale che domani a scendere in piazza ci siano tutti i lavoratori della nostra provincia, tutti i cittadini perché l’Irpinia ha bisogno che tutti insieme affrontiamo la crisi economica che ha colpito il nostro paese e per far si che si possano trovare quelle soluzioni affinchè non si perda né occupazione, né sviluppo. Domani sarà una grande prova, ma sono certo che sarà superata anche grazie alla volontà del Sindacato di confrontarsi con le istituzioni e la politica”. Intanto è stato confermato per martedì 22 dicembre alle 16 l’incontro romano a Palazzo Chigi tra il Ministero all’Economia e Sviluppo con i segretari nazionale e di categoria di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl. Un incontro importante perché la Fiat dovrà, così come da impegno assunto con il Ministro Scajola, illustrare nei mini dettagli il nuovo piano industriale per gli stabilimenti del Lingotto. “A Roma ci saranno anche i metalmeccanici dell’Ugl di Avellino, accompagnati dal sottoscritto, che raggiungeranno Roma in pullman e si riuniranno, insieme agli altri lavoratori, in sit-in davanti Palazzo Chigi per rivendicare e difendere le proprie idee e i propri diritti. In attesa di conoscere il nuovo piano industriale di Fiat – prosegue Cicchella – ho purtroppo il sospetto se non la certezza che per la Fma di Pratola Serra non ci sia nulla di nuovo, di concreto che possa garantire il mantenimento dei livelli occupazionali. A dimostrazione di ciò è quanto sta già accadendo da un po’ di tempo nello stabilimento irpino: Fiat sta spingendo diversi lavoratori della Fma a trasferirsi definitivamente in altri stabilimenti italiani come ad esempio a Termoli. Tali trasferimenti sono, in parole povere, riduzione del numero dei lavoratori in Fma. Ecco perché il Sindacato pretende, e lo ribadirà anche e soprattutto nel vertice a Palazzo Chigi, garanzie da Fiat sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali”. Il segretario provinciale dell’Ugl Metalmeccanici inoltre chiede a Fiat di destinare alla Fma la produzione di motori per auto di piccola e media cilindrata in modo da incrementare l’attuale produzione ed affrontare anche la crisi economica. “Allo stato attuale – spiega Giovanni Cicchella – per la Fma sarebbe in arrivo la produzione di motori per la Giulietta con motorizzazioni grandi come il 1600, il 1800 ed il 2000. Una produzione che non andrà – tengo a sottolineare – ad incrementare quelle attuali ma a sostituzione di quei motori che non vengono più prodotti perché ritirati dal mercato. Perché alla produzione di motori della Giulietta Fiat non stabilisce la produzione di motori di piccola e media cilindrata come quelli che servono per la Panda prodotta a Pomigliano D’Arco? Questo potrebbe davvero aiutare lo stabilimento ed i lavoratori di Pratola Serra e potrebbe mettere in moto l’intero indotto Fiat irpino”. Intanto dai primi mesi del 2010, presumibilmente da marzo, “…alla Fma ritornerà GEVA – conclude il segretario provinciale dell’Ugl Metalmeccanici Giovanni Cicchella – che si è sempre occupata, nello stabilimento di Pratola Serra della movimentazione interna e di postazioni di controllo. Non si tratta di 270 nuove assunzioni ma semplicemente di ritorno di questi addetti in fabbrica dopo alcuni anni come sta avvenendo in altri stabilimenti Fiat dislocati sul territorio nazionale”.

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