D’Ercole: per rilanciare la Campania occorrono servizi al top |
D’Ercole: per rilanciare la Campania occorrono servizi al top
“Fiere, mostre, sagre e promozioni varie ed eventuali: Napolifilm festival, Piedigrotta ed ora il ritorno al “barocco”, “Sei viaggi” e “quattro stagioni” e chi più ne ha, più ne metta. Tanto “avanti c’è posto”. Fiumi di euro che scorrono, in un “letto” che si fa sempre più profondo, ma non riesce a raggiungere il proprio obiettivo: il rilancio del turismo in Campania. Tant’è che, anziché aumentare, il flusso turistico a Napoli, continua a diminuire. A dispetto di questo fiume continui a correre sempre più vorticosamente”. E’ la riflessione del Capo dell’opposizione in Consiglio regionale, Francesco D’Ercole a commento dello sfogo del presidente degli albergatori napoletani: Salvatore Naldi, che sottolinea come dal 2008 al 2009 le prenotazioni siano diminuite di un altro 2 per cento (dal 53 al 51 per cento) e questo nonostante che, per combattere la crisi, gli albergatori abbiano ad abbassare i prezzi delle stanze. Forse stiamo pagando ancora lo scotto della lunghissima, interminabile ed estenuante lotta all’emergenza rifiuti? “No – assicura D’Ercole – la verità è che, oggi come oggi, Napoli e la Campania, non sono ancora attraenti. E questo, non per la questione rifiuti – finalmente risolta da un anno, grazie alla risolutezza ed all’impegno del governo centrale di centrodestra – ma perché i servizi continuano ad essere carenti e di scarsa qualità; la sicurezza, per quanto notevolmente migliorata, non è ancora al top; manca qualsiasi tipo di programmazione e qualsiasi evento viene “pensato” ed organizzato “a stretto giro di posta”, il che mentre ne fa ulteriormente crescere i costi, ne limita enormemente lo spessore, riducendone respiro e risultato. Basta pensare, per rendersene conto, che una manifestazione, teoricamente, di portata internazionale come il Napoli Teatro Film Festival, forte di 258 spettacoli, in 16 lingue e 3.000 attori provenienti da tutto il mondo, durato quasi un mese ha prodotto appena 42 prenotazioni alberghiere”. “E Napoli che, promozioni o no, resta pur sempre il più grande museo d’arte a cielo aperto del mondo, e per la Campania che, nonostante tutto, rappresenta uno scrigno di tesori ambientali, paesaggistici, storici e culturali, unico al mondo, è uno smacco insostenibile. Cosi come non è facile da sopportare il fatto che Pompei, da sempre la città più visitata del mondo, dal 2008 ha perso questo primato. Il flop del turismo, come quello della sanità, il record dei senza lavoro e la diminuzione della popolazione attiva ovvero degli occupati; il disagio sociale ecc. E’ questa la vera eredità – conclude D’Ercole – che, dopo i suoi dieci anni di sindacato a Napoli e gli altrettanto di presidenza regionale, lascia Bassolino alla prossima giunta, altro che le stazioni-museo, inserite, per altro, in un sistema ferroviario, complessivamente, degradato e funzionalmente zoppicante”.