Morì sul cantiere: non ci sono colpevoli |
Morì sul cantiere: non ci sono colpevoli
Morì sul cantiere: assolti tutti gli imputati. Si è chiusa così in primo grado la vicenda giudiziaria seguita alla morte di Michele Basile, operaio di 25 anni di Avellino, morto nel 2005 mentre lavorava in un cantiere all’interno della cittadella universitaria di Fisciano. Alla sbarra c’erano il titolare dell’impresa per la quale il giovane lavorava, il direttore dei lavori e il titolare del pesante mezzo meccanico sul quale si consumò la tragedia. Tutti assolti perché il fatto non sussiste. A causa di una manovra errata del conducente della gru – unico condannato con rito abbreviato – il giovane operaio irpino fece un volo di trenta metri. Dopo lo schianto al suolo morì sul colpo.