Nidi aziendali, pubblicato il progetto sulla Gazzetta Ufficiale

Nidi aziendali, pubblicato il progetto sulla Gazzetta Ufficiale
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Progetto Pilota “NIDI PA” finalizzato al finanziamento di “nidi aziendali” presso le sedi centrali e periferiche delle Pubbliche Amministrazioni nazionali (Comparti Ministeri, Agenzie fiscali, Aziende, Enti pubblici non economici, Ricerca, Enti ex art…

Nidi aziendali, pubblicato il progetto sulla Gazzetta Ufficiale

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Progetto Pilota “NIDI PA” finalizzato al finanziamento di “nidi aziendali” presso le sedi centrali e periferiche delle Pubbliche Amministrazioni nazionali (Comparti Ministeri, Agenzie fiscali, Aziende, Enti pubblici non economici, Ricerca, Enti ex art.70 del decreto legislativo 165/2001), singole o tra loro consorziate, nei Comuni capoluogo di Provincia. Obiettivo del Progetto Pilota, la cui copertura finanziaria ammonta a € 18.000.000,00 (euro diciottomilioni, è quello di sostenere la creazione e l’avvio di gestione di nidi d’infanzia nei luoghi di lavoro delle Pubbliche Amministrazioni nazionali, al fine di favorire la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura dei genitori e promuovere, in tal modo, l’effettiva parità tra uomini e donne, con affidamento dei minori di 3 anni a figure diverse da quelle familiari, con specifica competenza professionale. Tale obiettivo sarà realizzato attraverso la concessione, a ciascun progetto selezionato, di due contributi complementari, rispettivamente finalizzati: a) alla ristrutturazione e/o all’adattamento di adeguati immobili di proprietà delle suaccennate Pubbliche Amministrazioni, o demaniali, nonché all’acquisto dei relativi arredamenti e impianti; b) alle spese di preparazione e avvio e alle spese di gestione per il primo biennio di funzionamento. Ogni nido dovrà garantire un minimo di 20 posti, destinati a bambini di età compresa tra 3 mesi e 3 anni, nel rispetto dei diversi standard fissati dalle singole legislazioni regionali e possedere i requisiti da queste fissati per l’autorizzazione all’apertura e funzionamento e per l’accreditamento, ivi compreso il rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Ogni nido accoglierà in via principale i figli di dipendenti della Pubblica Amministrazione candidata (o delle Pubbliche Amministrazioni allo scopo consorziate), ma dovrà altresì prevedere che una quota di almeno il 10% dei posti sia aperta alla frequenza da parte di bambini i cui genitori non siano dipendenti della Pubblica Amministrazione stessa (o delle Pubbliche Amministrazioni allo scopo consorziate), che siano in posizione utile in lista d’attesa nelle graduatorie comunali del luogo (ovvero comunque 2 richiedenti in caso di inesistenza di lista d’attesa nel Comune in questione); ovvero una percentuale maggiore, ove la legislazione regionale applicabile disponga in tal senso. Potranno essere presentati progetti volti ad istituire nidi destinati ad un numero maggiore di bambini, anche allo scopo di riservare all’utenza del Comune capoluogo interessato un più alto numero di posti.
Soggetti abilitati a presentare la domanda
L’istanza di concessione dei contributi potrà essere presentata, in forma singola o associata, da uno o più Uffici centrali o periferici delle Pubbliche Amministrazioni nazionali indicate, aventi sede nel medesimo Comune capoluogo, nel rispetto di tutte le condizioni e secondo le modalità fissate al punto 8 del Bando. Ciascuno degli Uffici centrali o periferici delle Pubbliche Amministrazioni potrà presentare una sola istanza di partecipazione.
Non sono ammesse istanze per l’accesso ai contributi da parte di Uffici centrali o periferici di Pubbliche Amministrazioni nazionali presso i quali siano già attivati nidi aziendali.
Non sono ammesse istanze per l’accesso ai contributi da parte di Uffici centrali o periferici di Pubbliche Amministrazioni nazionali che siano già destinatari di risorse erogate in attuazione dell’art.1 comma 1259 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Piano straordinario per lo sviluppo del sistema dei servizi socio-educativi per la prima infanzia).
Non sono ammessi progetti finalizzati alla sola gestione.
Tipologia dei progetti ammessi ai contributi:
Sono ammessi ai contributi i progetti finalizzati alla ristrutturazione e/o adattamento di immobili, demaniali o di proprietà, adeguati alla tipologia individuata, nonché all’acquisto dei relativi arredamenti e impianti, atti a dare strutture complete e funzionanti per il loro pieno utilizzo.
A tal fine sono consentite, nel rispetto di tutta la normativa in materia di attività contrattuale delle Pubbliche Amministrazioni, le seguenti operazioni:
• ristrutturazione e/o adattamento di idonei immobili;
• acquisto arredi e impianti, quali attrezzature, macchinari e strumentazione tecnica necessari per il funzionamento della struttura.
Le spese sostenute devono essere regolarmente documentate e quietanzate ai fini fiscali nel rispetto delle disposizioni che regolano l’attività della Pubblica Amministrazione ammessa ai contributi.
Gli arredi e le attrezzature acquistati:
• devono essere di nuova fabbricazione;
• devono essere utilizzati esclusivamente per le finalità oggetto del beneficio economico;
• devono essere adeguati all’effettivo dimensionamento del servizio.
Termini e documentazione richiesta per l’ammissione ai contributi
L’istanza di concessione dei contributi, a firma del legale rappresentante, dovrà essere presentata mediante lettera raccomandata in plico chiuso entro 90 giorni dalla pubblicazione del bando alla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento per le Politiche della Famiglia, Via della Mercede, n. 9, 00187 Roma, specificando sul plico “Bando per il finanziamento di nuovi nidi 5 d’infanzia presso i luoghi di lavoro delle Pubbliche Amministrazioni nazionali”.

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