Attentati nel Vallo, Colucci: episodi preoccupanti

Attentati nel Vallo, Colucci: episodi preoccupanti
“Destano viva preoccupazione gli accadimenti degli ultimi giorni nel Vallo di Lauro che fanno segnare un ritorno agli attentati incendiari” Così in una nota Pasquale Colucci, presidente dell’associazione Pro Lauro e referente sul territorio di Libera. “Dopo le operazioni anticamorra dello scorso an…

Attentati nel Vallo, Colucci: episodi preoccupanti

“Destano viva preoccupazione gli accadimenti degli ultimi giorni nel Vallo di Lauro che fanno segnare un ritorno agli attentati incendiari” Così in una nota Pasquale Colucci, presidente dell’associazione Pro Lauro e referente sul territorio di Libera. “Dopo le operazioni anticamorra dello scorso anno nei confronti dei clan Cava e Graziano – continua – e l’affermarsi di un primo periodo di relativa calma, il ritorno della violenza criminale nei mesi scorsi già aveva fatto suonare un campanello d’allarme rivelatosi fondato alla luce delle ripetute operazioni di polizia che avevano portato all’arresto in successive occasioni di persone sospettate di esserne responsabili. Adesso questo ripetersi ancora una volta di gravi episodi come l’incendio di diverse autovetture nelle notte passate (prima a Taurano e poi a Lauro), ci dice che i metodi criminali stanno prendendo solide radice se anche dopo i pronti interventi repressivi di cui parlavamo prima esso si ripropone con forza. Bisogna credere che oramai l’inclinazione a delinquere si stia diffondendo in maniera preoccupante e che per le nuove leve, non costituisce un dissuasivo neanche la dimostrata capacità di indagine e di intervento di magistratura e forze dell’ordine”. E’ tempo allora – aggiunge ancora Colucci – che ci si renda conto dell’assoluta gravità della situazione, che si abbandoni ogni sterile polemica tra rappresentanti politici e si dia luogo da parte di istituzioni locali, società civile, autorità dello stato, a più forti ed incisive iniziative che, affiancando quelle di magistratura e forze dell’ordine, servano ad iniettare l’antidoto contro il contagio criminale che si sta diffondendo paurosamente. Bisogna iniziare dalle scuole, dalle famiglie, dalle chiese, dai luoghi di lavoro, ad infondere coraggio nel respingere ogni scorciatoia verso l’illegalità, ogni tentazione per l’illecito quanto facile arricchimento, incentivando la collaborazione con le forze dell’ordine. Senza la consapevolezza di essere di fronte ad una vera e propria emergenza, rischieremo di ritrovarci tra poco a dolerci di ben peggiori conseguenze”.

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