Almec, la solidarietà di Rifondazione

Almec, la solidarietà di Rifondazione
Rifondazione comunista a sostegno della vertenza Almec. Ecco la nota diffusa dal segretario provinciale Tony Della Pia:
“Esprimiamo sincera solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici dell’Almec di Nusco che in queste ore lottano, presidiando i cancelli della loro azienda, perché la proprietà …

Almec, la solidarietà di Rifondazione

Rifondazione comunista a sostegno della vertenza Almec. Ecco la nota diffusa dal segretario provinciale Tony Della Pia:
“Esprimiamo sincera solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici dell’Almec di Nusco che in queste ore lottano, presidiando i cancelli della loro azienda, perché la proprietà – Gruppo Caponi di Pontedera – ad oggi non ha ancora versato le spettanze del mese di novembre e la tredicesima, conseguenza della sospensione dell’erogazione dei fondi necessari da parte degli istituti di credito. In questi mesi, gli operai hanno dimostrato un gran senso di responsabilità, garantendo in modo efficiente e costante la produzione e, accettando l’applicazione di un “contratto di solidarietà”, soluzione a ribasso, che hanno condiviso pur di scongiurare circa 140 esuberi su 270 dipendenti.Tutto ciò non è bastato, al danno si aggiunge la beffa, ancora una volta la crisi la pagano i più deboli. Rappresentiamo una profonda preoccupazione riguardo al futuro di questo stabilimento che nonostante la prova di maturità dimostrata dalle maestranze, le commesse di cui dispone e, il piano di rilancio proposto dai vertici aziendali nel mese d’ottobre scorso, si caratterizza per una gestione con profonde lacune tali da provocare una gravissima carenza economica. Pertanto, invitiamo il Prefetto d’Avellino ad agire perché le banche, che tanto hanno avuto dal Governo, eroghino la somma necessaria per pagare gli stipendi e la tredicesima agli operai, a verificare i motivi per i quali la società non dispone del capitale, vista la produzione e la conseguente consegna al committente, nello specifico la FIAT, delle materie prime. Il nostro timore è che questo sia un’ulteriore tentativo di de localizzare la produzione in altri siti, pertanto, sollecitiamo, il Presidente della Provincia, e l’Assessore Provinciale al lavoro a scongiurare tale rischio, a tal uopo impegneremo anche i nostri rappresentanti istituzionali in Regione Campania ed in modo particolare l’assessore al Lavoro a tutela dei diritti di chi lavora”.

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