|
Pendolare del crimine arrestato a Grottaminarda |
Pendolare del crimine arrestato a Grottaminarda
Era ricercato in tutta la Puglia ma alla fine è stato catturato in Irpinia. Giuseppe Maisto, brindisino da poco uscito dal carcere di Secondigliano che era irreperibile da giorni dopo aver messo a segno due rapine a Brindisi, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria in Irpinia. L’uomo è stato beccato al volante di un’auto rubata in cui aveva nascosto un bel po’ di arnesi da scasso e una pistola giocattolo, senza tappo rosso, che fa presumere che stesse per mettere a segno un altro assalto. Maisto, 35 anni, di Brindisi, ha continuato a quanto pare a farne di tutti i colori, durante la fuga. Tra una telefonata e l’altra in terra natia: gli investigatori che lo hanno fermato a Grottaminarda in provincia di Avellino lo hanno definito, lette le sue otto pagine di precedenti, un “pendolare del crimine”. Del resto, dopo sette anni di detenzione era finito in cella per aver infastidito una donna e preso a pugni e calci una vetrata della stazione, poi era stato identificato come l’autore delle tre rapine del 12 e del 15 dicembre scorso, la prima alla Snai del Centro e poi le due all’Eurospin del rione Cappuccini e al tabaccaio di piazza di Summa. Questa mattina è stato interrogato per la convalida, risponde di ricettazione, perché era alla guida di una Opel Corsa sottratta a una 30enne di Casalnuovo di Napoli e di violazione degli obblighi derivanti dallo status di sorvegliato speciale, misura che era stata ripristinata una volta che Maisto era ritornato in libertà. E’ difeso dall’avvocato Daniela D’Amuri, che sarà al suo fianco dinanzi al gip della procura di Ariano Irpino.
