Pd, democratici irpini insieme ai cittadini pugliesi

Pd, democratici irpini insieme ai cittadini pugliesi
I cittadini della Puglia che si riconoscono nel centrosinistra hanno avuto la possibilità, grazie alla testardaggine di Nichi Vendola, di scegliersi con le primarie il prossimo candidato governatore. Duecentomila pugliesi in fila ai seggi e Nichi Vendola hanno ridato, in un sol giorno, onore e digni…

Pd, democratici irpini insieme ai cittadini pugliesi

I cittadini della Puglia che si riconoscono nel centrosinistra hanno avuto la possibilità, grazie alla testardaggine di Nichi Vendola, di scegliersi con le primarie il prossimo candidato governatore. Duecentomila pugliesi in fila ai seggi e Nichi Vendola hanno ridato, in un sol giorno, onore e dignità al popolo dei democratici italiani che era stato messo in un angolo dall’incapacità bersaniana di gestire il partito e dalle magie “fetecchia” dello stregone di Gallipoli. Con il voto delle primarie di domenica 24 gennaio, la base democratica ha detto no alla restaurazione partitocratica degli Ayatollah romani e ha detto no all’istituzione delle satrapie nei territori dell’Italia meridionale. Pertanto, noi democratici veltroniani irpini gioiamo insieme ai cittadini pugliesi che hanno, con il loro voto, sancito la vittoria di Nichi Vendola e la supremazia dello strumento delle primarie che permette direttamente al popolo dei democratici di decidere il futuro del PD e del proprio territorio, così come aveva intuito il nostro fondatore Walter Veltroni. Chi voleva riportare indietro le lancette della storia per ripristinare il vecchio “Politburo” è stato letteralmente ridicolizzato dal voto di domenica. Un unico dato sia emblematico per tutti: a Gallipoli, pseudo – feudo dalemiano, il compagno Vendola ha ottenuto ben 604 voti contro i 202 del candidato espresso da Massimo D’Alema. Pertanto, chi, come D’Alema e Casini, ha pensato di usare la Puglia come cavia da laboratorio per sperimentare la restaurazione partitocratica delle oligarchie, è stato sconfessato anche a casa sua, dove credeva di essere il più forte. Ora però che i democratici pugliesi hanno indicato la giusta rotta da seguire, bisogna fare altrettanto e subito in Campania e in Calabria. Anche in Campania, come in Puglia, abbiamo un leader amato e sostenuto dal popolo. Quest’uomo è il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca che, nonostante il disastro prodotto in Campania dal governo Bassolino, ha saputo mantenere alta la bandiera del buon governo con risultati per la sua città che sono stati apprezzati anche all’estero. I cittadini sperano in un impegno concreto della politica per risollevare le sorti della Campania e vedono nel buon governo della Città di Salerno un esempio da esportare anche alla Regione Campania. Per intanto, Bersani e D’Alema farebbero bene a non ostacolare anche qui quel processo di discontinuità e rinnovamento che la gente democratica campana si aspetta. Bersani, D’Alema e il bassolinismo possono andare in pensione anche perché il Partito democratico e la Società italiana non hanno bisogno di professionisti della politica dal respiro corto e dalla passione sfiorita. I veri democratici gioiscono per questo primo risultato raggiunto in Puglia, perché quando Nichi Vendola a marzo avrà battuto il PDL di Berlusconi, avranno trovato il nuovo leader del centrosinistra che potrà finalmente sconfiggere il berlusconismo anche sul piano nazionale. Alé, quindi, per il nuovo Obama che serve all’Italia, alé per Nichi Vendola, alé per tutti quei democratici che credono ancora in un futuro possibile.

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