Omicidio Bossone, 20 anni dopo riaperto il caso

Omicidio Bossone, 20 anni dopo riaperto il caso
Venti anni dopo si riapre il caso dell’omicidio di Crescenzo Bossone, crivellato di colpi sotto la sua abitazione a Moschiano il 23 marzo del 1988. La svolta è arrivata dopo le dichiarazioni di due pentiti di camorra: Felice Graziano e Antonio Scibelli. Due collaboratori appartenenti ai due clan riv…

Omicidio Bossone, 20 anni dopo riaperto il caso

Venti anni dopo si riapre il caso dell’omicidio di Crescenzo Bossone, crivellato di colpi sotto la sua abitazione a Moschiano il 23 marzo del 1988. La svolta è arrivata dopo le dichiarazioni di due pentiti di camorra: Felice Graziano e Antonio Scibelli. Due collaboratori appartenenti ai due clan rivali del Vallo: i Graziano e i Cava. A decidere la riapertura delle indagini è stato il giudice per le indagini preliminare del tribunale di Napoli, Gabriella Gallucci che ha accolto la richiesta del pm antimafia Francesco Soviero. Per l’omicidio Bossone il tribunale di Avellino, un anno dopo il delitto, aveva emesso una sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Antonio Cava, cugino del capo clan Biagio e numero due della cosca, di Santolo Fabi e Vincenzo Manzi. Secondo i due pentiti fu un omicidio da inquadrare nella faida tra i Graziano e i Cava. Bossone cinque anni prima di essere freddato, fu oggetto di un altro attentato: gli spararono contro alcuni colpi di fucile mentre tornava a casa, ma fu ferito di striscio.

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