Forza Nuova ad Avellino contro il “Candelora day”

Forza Nuova ad Avellino contro il “Candelora day”
Ieri (domenica 31 gennaio 2010) un nutrito gruppo di forzanovisti della provincia di Avellino e di Napoli hanno effettuato il previsto volantinaggio nella citta’ di Avellino, al corso Vittorio Emanuele. “Lo scopo e’ stato raggiunto – afferma il direttivo -, i cittadini hanno visto sfilare ordinat…

Forza Nuova ad Avellino contro il “Candelora day”

Ieri (domenica 31 gennaio 2010) un nutrito gruppo di forzanovisti della provincia di Avellino e di Napoli hanno effettuato il previsto volantinaggio nella citta’ di Avellino, al corso Vittorio Emanuele. “Lo scopo e’ stato raggiunto – afferma il direttivo -, i cittadini hanno visto sfilare ordinatamente i militanti che nel distribuire il comunicato sulla imminente ascesa dei transessuali campani sulla sacra abbazia di Montevergine, hanno incontrato il favore di molti cittadini avellinesi e dei fedeli della chiesa del Rosario, che hanno mostrato chiaramente di gradire una presa di posizione netta e chiara contro certi “modelli culturali” imposti da media, giornalismo asservito e lobby gay”.
La manifestazione fortemente voluta dalla dirigenza campana e provinciale del movimento, si inserisce in una piu’ vasta opera di sensibilizzazione del popolo campano rispetto a temi verso i quali “non e’ piu’ possibile tacere o essere distratti – afferma il direttivo – I nostri figli, le nostre famiglie, la maggioranza silenziosa e rispettosa degli altri, non possono subire l’aggressione mediatica di minoranze agguerrite e arroganti, molto spesso assecondate da giornalisti al servizio del potere liberale, decadente e corrotto, di destra e di sinistra !
Tale stato di cose va forse attribuito all’apatia o alla timidezza dei buoni? Allora per combattere efficacemente il processo di sovvertimento dell’ordine naturale e spirituale della nostra società, noi pregheremo, comprenderemo e agiremo! La situazione in cui versano oggi l’italia e l’Europa, rende grande la prova che gli uomini fedeli alla tradizione devono affrontare. Ma la forza per restare in piedi fra le rovine e cominciare la necessaria opera di ricostruzione, puo’ e deve essere attinta dalle nostre nobili radici: siamo eredi della classicita’ greca e romana, della civilta’ cristiana romano-germanica, degli uomini di lepanto, delle opere di santi, condottieri, artisti ed artigiani che hanno fatto del nome italia una sorta di sinonimo di civilta’. Ma un’eredita’, per essere posseduta, deve essere conosciuta e accettata; non ignoriamo la nostra storia, non disprezziamo gli esempi”
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