Consorzio servizi sociali altirpino, stabilizzate 33 persone

Consorzio servizi sociali altirpino, stabilizzate 33 persone
Il Consorzio dei servizi sociali altirpino ha stabilizzato 33 persone. Pdl e Udc hanno fatto del Consorzio dei servizi sociali altirpino il primo banco di prova della loro intesa. Dopo la guerra delle deleghe, la polemica sulle nomine e la stagione dei ricorsi, la situazione si è assestata. Il Cda, …

Consorzio servizi sociali altirpino, stabilizzate 33 persone

Il Consorzio dei servizi sociali altirpino ha stabilizzato 33 persone. Pdl e Udc hanno fatto del Consorzio dei servizi sociali altirpino il primo banco di prova della loro intesa. Dopo la guerra delle deleghe, la polemica sulle nomine e la stagione dei ricorsi, la situazione si è assestata. Il Cda, frutto dell’alleanza Unione di centro, del Pdl e dell’ ex Mpa, ora Noi Sud, continua a rimanere in carica. L’attuale gestione ha dato via ai concorsi di stabilizzazioni che si sono conclusi pochi giorni fa. “Abbiamo stabilizzato 33 persone su 35, è un risultato importante – afferma il presidente Donato Cataldo, sindaco di Aquilonia ed esponente del Pdl – vuol dire che 33 persone sono uscite da uno status di precarietà, di questi tempi un fatto più unico che raro. Hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato il 98% delle persone che lavorano presso il Piano sociale di zona, ossia assistenti sociali, educatori e 7 specialisti che sarebbero i capo area dei vari settori d’intervento: immigrati, anziani, disabili, minori, segreteria. Siamo stati l’unico consorzio dei servizi sociali della Campania a centrare quest’obiettivo. Continuiamo sempre ad essere esposti ai venti della politica. – prosegue Cataldo – Forse adesso siamo un po’ più riparati, o meglio più che noi del Cda sono a riparo coloro che ci lavorano. Nel limite della legittimità nell’ambito del concorso si è avuto un occhio di riguardo per coloro che avevano prestato servizio per anni. Per qualcuno non aver superato la prova è da considerarsi solo la delusione di un momento, comunque è al primo posto nella graduatoria degli esclusi e noi da quella graduatoria attingeremo per altri incarichi. Del resto abbiamo previsto un ampliamento dei servizi. Con il taglio sulle consulenze – rivela Cataldo – siamo arrivati a risparmiare circa 40mila euro l’anno. Ora siamo concentrati sulla formazione, stiamo mettendo a punto dei procedimenti organizzativi che possano incrementare professionalità ed il modo di lavorare per erogare servizi sempre più efficienti”.

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