Irisbus: l’appello dell’indotto

Irisbus: l’appello dell’indotto
Le Istituzioni, gli organi territoriali e Confindustria si dicono attenti alle problematiche che investono il ns settore, ma non vengono agli incontri, mirati alla analisi della situazione in essere ed alla promozione di soluzioni praticabili, nell’interesse di tutta la economia locale. In par…

Irisbus: l’appello dell’indotto

Le Istituzioni, gli organi territoriali e Confindustria si dicono attenti alle problematiche che investono il ns settore, ma non vengono agli incontri, mirati alla analisi della situazione in essere ed alla promozione di soluzioni praticabili, nell’interesse di tutta la economia locale. In particolare la “Confindustria di Avellino è mancata proprio quando si doveva prestare la massima attenzione alle esigenze degli iscritti dei territori nei quali e per i quali lavora – dichiara Carmine Loffredo, rappresentante degli imprenditori dell’indotto Irisbus -. Noi iscritti l’abbiamo messa al corrente dei nostri intenti, concordando insieme la data per un congiunto e costruttivo dibattito, ma al momento essenziale si è improvvisamente, defilata, anche se – come si legge sui giornali provinciali- ufficialmente dichiara ampia disponibilità ad interloquire con le forze istituzionali, e gli enti locali sul territorio, perché si lavori congiuntamente a rendere i territori competitivi, affinché i grandi, medi e piccoli gruppi imprenditoriali possano restare e reinvestire in Irpinia. Ci chiediamo in che modo intende farlo, senza dialogare con gli imprenditori iscritti?”. Intanto gli intenti degli imprenditori non cambiano. “La contingente assenza degli interlocutori naturali, non ostacolerà la nostra volontà di andare avanti – continua Loffredo -. Ci saranno altri incontri. Il nostro è solo l’inizio di un lungo discorso, che auspichiamo porterà ad un fattivo contributo entro il prossimo giugno per la costituzione di un osservatorio allargato, in grado di vagliare i fattori critici del settore, di coordinare le strategie, di formulare azioni comuni. Noi intendiamo finalizzare proposte progettuali, basate su dati e fatti, in ordine alle tipologie di autobus da produrre ed ai piani di investimento sostenibili. Intendiamo, con tutti i componenti della filiera ed affrontando vincoli ed opportunità contingenti, insieme all’Irisbus, alle Istituzioni dei territori, alla stessa Confindustria ed all’Ente Autonomo Volturno, arrivare alla identificazione di un prodotto di qualità superiore e nel contempo estremamente competitivo sul mercato”.

SPOT