Gallicchio:centinaia di forestali ancora col fiato sospeso

Gallicchio:centinaia di forestali ancora col fiato sospeso
Lavoratori forestali: una vicenda che sta tenendo col fiato sospeso centinaia di persone. Proprio, in merito all’assunzione di 160 lavoratori forestali per la Comunità Montana “Alta Irpinia”, Pasquale Gallicchio consigliere comunale di Bisaccia delegato a rappresentare il suo comune in seno all’Ente…

Gallicchio:centinaia di forestali ancora col fiato sospeso

Lavoratori forestali: una vicenda che sta tenendo col fiato sospeso centinaia di persone. Proprio, in merito all’assunzione di 160 lavoratori forestali per la Comunità Montana “Alta Irpinia”, Pasquale Gallicchio consigliere comunale di Bisaccia delegato a rappresentare il suo comune in seno all’Ente montano afferma: “Adesso il Commissario prefettizio Salvatore Palma deve avviare le procedure per l’assunzione dei 160 lavoratori. Dopo il via libera della Regione Campania non si può perdere altro tempo e con i sindacati che hanno svolto un ottimo lavoro, in particolare la Cisl, il quadro è completo. Bisogna riconoscere un diritto e c’è la necessità di farlo al più presto. Nelle settimane scorse ho segnalato più volte alla struttura regionale, in particolare all’Assessorato all’Agricoltura di Gianfranco Nappi questa vicenda dei lavoratori forestali. Le risposte sono state sempre incoraggianti per una soluzione positiva. Ora non resta che rispondere con i fatti e i fatti si chiamano contratti per quelle persone che hanno investito in questa opportunità”. Sulla ricaduta occupazionale Pasquale Gallicchio fa notare: “Come non si fa a capire che le aspettative oltre ad essere dei 160 operai sono anche delle loro famiglie e se questo discorso viene allargato anche ai forestali di altre Comunità Montane si compie una operazione occupazionale di grande portata. Quindi, anche per questo motivo si faccia presto”. Sull’accusa che arriva da più parti del tentativo dei partiti politici di addivenire ad un accordo per dare un governo alla Comunità Montana “Alta Irpinia” l’opinione di Gallicchio sgombra il campo da ogni dubbio. “ Per quanto concerne la politica – afferma Gallicchio – continui a restare fuori da questa vicenda anche perché i tentativi fatti per dare un governo alla Comunità Montana sono naufragati di fronte alle solite questioni e ai soliti appetiti ridando ancora una volta un’immagine non certo positiva ai cittadini. Ormai siamo in campagna elettorale e in campo non devono esserci i soliti interessi di campanile ma idee e necessità per questo territorio da sottoporre a chi si candida a sedere in Consiglio regionale. Perciò, ritengo che in questo particolare momento si faccia vincere l’interesse di questi operai che hanno investito in questo lavoro il futuro e la speranza di restare nella nostra terra. L’invito, quindi, al Commissario Palma è di procedere e ai sindaci di essere vigili che questa soluzione venga soddisfatta evitando eventuali intrusioni che ne possano rallentare l’iter”. Gallicchio pone l’accento anche su un’altra vicenda che riguarda la Comunità Montana “Alta Irpinia”. “Nella indifferenza più totale si sta consumando un dramma umano che riguarda i dipendenti della Comunità Montana di Calitri e non solo. Forse questo mese prenderanno lo stipendio il prossimo non si sa. Su questa delicata vicenda invito tutti i candidati alle prossime regionali a prestare attenzione a questa problematica. Soprattutto, non possiamo pensare che la Comunità Montana sia un ente importante soltanto quando si tratta di stilare accordi e chiedere poltrone, oppure farsi tentare dalla sola gestione delle risorse che ci sono a disposizione. La politica, i partiti possono subito dopo le elezioni regionali, ripartire con un progetto che riguardi la salvaguardia di questo ente. Si mettano da parte gli appetiti e le aspettative personali e si cerchi tutti insieme una soluzione che possa dare, fino a quando sarà possibile, un governo a questo ente. Anche perché non possiamo permettere un commissariamento così lungo che non fa altro che sottolineare l’incapacità politica a trovare una soluzione di responsabilità istituzionale”.

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