Regionali, in un manifesto il decalogo di Confindustria

Regionali, in un manifesto il decalogo di Confindustria
Confindustria Campania lancia, con tanto di «manifesto» pubblico, la sua sfida agli aspiranti successori di Antonio Bassolino. Lo scenario – Domenica sul corriere della Sera è apparsa un’intera pagina – un avviso a pagamento – nella quale la federazione degli imprenditori guidata da Giorgio Fiore …

Regionali, in un manifesto il decalogo di Confindustria

Confindustria Campania lancia, con tanto di «manifesto» pubblico, la sua sfida agli aspiranti successori di Antonio Bassolino. Lo scenario – Domenica sul corriere della Sera è apparsa un’intera pagina – un avviso a pagamento – nella quale la federazione degli imprenditori guidata da Giorgio Fiore ha definito «le priorità (degli industriali) in vista delle elezioni regionali». Un «appello» articolato in cinque punti ai candidati-governatore, che parte da una doppia e a dir poco preoccupata premessa: siamo «la regione con il tasso di occupazione più basso d’Italia» e l’area «che registra una delle più alte concentrazioni di attività legate alla criminalità organizzata». E siccome nel 2013 termina l’ultimo quadro comunitario di sostegno per la Campania… Legalità e lavoro – «Noi imprenditori riteniamo necessario rivolgerci pubblicamente ai candidati alla prossima presidenza della Regione per chiedere una svolta decisiva per lo sviluppo, che parta dalla realizzazione di due obiettivi: legalità e lavoro» ( vedere tabella in pagina). Confindustria, in particolare, chiede di «rafforzare la trasparenza e l’efficienza nelle Pubbliche amministrazioni» e sollecita incentivi per l’occupazione giovanile «anche attraverso strumenti inizialmente flessibili ma che poi portino ad una stabile occupazione». Fermo restando che bisognerà «evitare percorsi formativi di natura esclusivamente assistenziale». Joint-city – Confindustria ritiene importante «superare il concetto di Città metropolitana, introducendo quello di Joint-city». Operazione prioritaria, raggiungibile— secondo la federazione con sede a Palazzo Partanna — «attraverso lo sviluppo delle più moderne infrastrutture per la mobilità (quale l’Alta Velocità) che consentano di collegare le strutture funzionali di più città generando una relazione operativa foriera di un nuovo modello di sviluppo urbano». L’Alta Velocità Ferroviaria, spiegano da Confindustria Campania, «offre la possibilità di arrestare il declino dei grandi sistemi urbani supportando la nascita di nuove organizzazioni metropolitane interconnesse. E queste nuove connessioni sembrano poter dare vita a nuove macro-strutture urbane per le quali il tempo di trasferimento, fra i poli del segmento ferroviario, diviene paragonabile ad uno spostamento interno alla città e quindi accettato come una mobilità interfunzionale di base». L’effetto «tunnel così creato, tende a produrre una saldatura temporale/ fra i sistemi metropolitani». Ecco, «allorquando due città interconnesse congiungono le proprie strutture funzionali generando una relazione operativa foriera di nuovo sviluppo urbano, allora si parla di joint-city». La sanità, il turismo, la ricerca «determinano una forte saldatura funzionale fra i sistemi connessi dall’AV, mentre, la residenza e la finanza lasciano i sistemi in una sostanziale indipendenza».

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