Dati racket, Santoli alle imprese: mai cedere al ricatto

Dati racket, Santoli alle imprese: mai cedere al ricatto
Prima i dati forniti da SOS Impresa ora i dati del Sole 24 ore confermano l’Irpinia tra le prime diceci province italiane vittime del racket. Secondo il quotidiano di Confindustria sono 39 casi di pizzo nei primi sei mesi del 2009: queste le cifre che hanno fatto balzare Avellino ai vertici dell…

Dati racket, Santoli alle imprese: mai cedere al ricatto

Prima i dati forniti da SOS Impresa ora i dati del Sole 24 ore confermano l’Irpinia tra le prime diceci province italiane vittime del racket. Secondo il quotidiano di Confindustria sono 39 casi di pizzo nei primi sei mesi del 2009: queste le cifre che hanno fatto balzare Avellino ai vertici della classifica. Secondo i dati di SOS Impresa, la provincia di Avellino è messa peggio di Napoli in quanto ad estorsioni. “I dati che emergono dal rapporto sono allarmanti, purtroppo anche nella nostra provincia sempre più spesso le imprese impegnate nei lavori pubblici sono costrette a pagare il pizzo – afferma Gerardo Santoli segretario regionale dell’Ugl Costruzioni – Il fenomeno è aumentato negli ultimi anni, da quando i principali cantieri sono stati affidati ad imprese provenienti dal casertano e dal napoletano. Volendo cogliere l’aspetto positivo della vicenda – continua Santoli – c’è da dire che in Irpinia rispetto ad altre province è più aelevato il ricorso alla denuncia, c’è un tessuto sociale che si ribella, solo per questo siamo tra i primi posti. E’ innegabile che episodi del genere sono più diffusi in altre province dove pagare il pizzo è una consuetudine e l’estorsione non viene più denunciata. Il mio appello alle imprese è di continuare a denunciare, noi come forze sindacali siamo a disposizione per qualsiasi segnalazione. Solo con un tessuto sociale coeso e integro che vede il coinvolgimento di forze dell’ordine, istituzioni, sindacati e imprese si può arginare la diffusione del fenomeno”.

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