Piano casa, Silvestri: “Fallimento di chi ci amministra”

Piano casa, Silvestri: “Fallimento di chi ci amministra”
“ Piano Casa: vantaggi ed opportunità” , questo il tema della tavola rotonda che si è svolta questo pomeriggio al Viva Hotel di Avellino. Al dibattito organizzato dall’onorevole Franco D’Ercole è intervenuto anche Adelchi Silvestri, consigliere Pdl al Comune di Avellino. “La questione che riguarda l…

Piano casa, Silvestri: “Fallimento di chi ci amministra”

“ Piano Casa: vantaggi ed opportunità” , questo il tema della tavola rotonda che si è svolta questo pomeriggio al Viva Hotel di Avellino. Al dibattito organizzato dall’onorevole Franco D’Ercole è intervenuto anche Adelchi Silvestri, consigliere Pdl al Comune di Avellino. “La questione che riguarda l’adozione del Piano Casa nella città di Avellino – ha dichiarato Silvestri- è argomento per me doloroso, perché rappresenta l’ennesimo fallimento politico di chi ci amministra e l’ennesima sconfitta della città che cade sotto i colpi della assoluta mancanza di autorevolezza di un sindaco inetto che viene tenuto in scacco da quella che è solo sulla carta una maggioranza consiliare, ma che in realtà è solo un gruppo di folli che non ha a cuore altro che le beghe di partito e personalissime rivalse, mai la città o i suoi cittadini sono in cima alla lista di priorità per questa gente. Sembra davvero che questa amministrazione sia in perenne gara a far peggio. Lo hanno dimostrato gestendo così male i lavori per il piano strategico e lo confermano facendo questo disastro con l’adozione parziale del Piano Casa. Hanno ancora una volta confermato quello che diciamo da tempo ovvero di non avere una idea di città, nessun progetto nella mente tale da permettere l’attuazione di azioni capaci di costruire, migliorare, rendere più vivibile Avellino. A volte mi chiedo se abitano la nostra stessa città, mi chiedo a quali luoghi fanno riferimento quando operano scelte così importanti, perché visti i risultati è evidente che non vedono le stesse cose che vediamo noi. Per esempio non vedono il degrado di certe strade, di certi edifici, non vedono le difficoltà in cui versano certi settori del lavoro. Insomma non vedono la città reale e quindi la ammazzano con il mal governo di cui hanno già ampiamente dimostrato la capacità. Rispetto al Piano casa, poi, non ci vengano a dire che hanno pensato quella soluzione pensando al bene di Avellino e degli avellinesi. Di certo non di tutti. Hanno deciso che ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B. L’esclusione dell’adozione del Piano Casa nelle zone del Centro Storico, Corso Vittorio Emanuele e Viale Italia e le loro parallele come Via Roma e via Colombo è la dimostrazione che questa maggioranza governa una città fantasma, non hanno idea dei reali bisogni di Avellino. Certo io condivido l”attenzione necessaria a zone centrali dove già la ricostruzione del post terremoto ha modificato assetti e volumetrie, ma perché non operare uno stralcio del Piano e dare la possibilità anche ai cittadini del centro città di ristrutturare, adeguare sismicamente gli edifici anche ricostruire dove necessario, limitando però se non bloccando del tutto la possibilità di aumentare la volumetria? Si sono permessi di dire che non potevano fare un nuovo Piano Regolatore, ancora una volta offendono la nostra intelligenza, offendono tutta la città. Quella città che loro non sono capaci di conoscere, vivere, amare. E questo loro mancato amore lo paghiamo tutti noi. Lo pagano soprattutto i cittadini. Gli ultimi in ordine di tempo che pagano il prezzo di avere un sindaco incapace di decidere in autonomia e con lucidità sono gli abitanti del centro storico, del Corso Vittorio Emanuele e di Viale Italia. Sono noti a tutti i fatti che hanno portato me e e tutta l’opposizione ad abbandonare l’aula consiliare proprio mentre di decideva in merito all’adozione del Piano Casa. Siamo stati costretti a farlo perché oltraggiati dal rifiuto ai nostri emendamenti, dimostratisi assolutamente logici e necessari tanto che dopo l’abbandono dell’aula sono state in parte accolti. Un’amara consolazione perché dimostra ancora di più che non è il bene comune a motivare le scelte della maggioranza, ma stupide beghe da cortile. Il Piano casa non è quello che loro vogliono far credere, ovvero il permesso per riempire la città di superfetazioni pericolose ed esteticamente non valide. Il piano casa è tutt’altro, il Piano Casa è una occasione per la città, non solo per il suo aspetto, visto che offre la possibilità di rimediare ai famosi buchi neri che ci ha lasciato il terremoto rimettendo a nuovo o ricostruendo edifici fatiscenti, ma permette anche una azione per noi fondamentale ovvero l’adeguamento sismico degli edifici. Questo non vuol dire solo maggiore sicurezza per i cittadini, maggiore benessere e quindi più alta qualità della vita. Questo vuol dire lavoro e ripresa per un settore che paga, come tutti, lo scotto della crisi economica. E ridare vita al settore edile vuol dire anche dare un impulso importante a tutto l’indotto, a chi produce materie prime per l’edilizia per esempio. Alcuni dati recenti diffusi proprio in questi giorni dalla Cassa Edile restituiscono un settore che tiene, ma soprattutto grazie ai cantieri pubblici. E nella edilizia privata che la crisi insiste in maniera negativa. Sono quelli i cantieri che rispetto al 2008 sono diminuiti, e sono quelli che possono essere incrementati grazie al Piano Casa. Quindi adottarlo in maniera corretta, normando in maniera restrittiva la sua applicazione in alcune zone era una gesto sacrosanto, dovuto alla città di Avellino. Di questo si parla, si sviluppo, miglioramenti per la città, di lavoro, invece questa maggioranza si accapiglia per cercare di ostacolare una proposta dell’opposizione, e piuttosto che entrare nel merito della proposta e comprenderne la validità la ostacola in maniera cieca e senza senso. Credo che Avellino sia l’unica città di Italia ad avere adottato il piano in maniera parziale, un a caso a dir poco anomalo che dovrebbe essere valutato per quello che è: un nuovo caso di malgoverno dovuto ad incapacità cronica di prendere decisioni serie sul futuro della città. Ancora una volta hanno perso i cittadini”.

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