Pennetta: “Irpinia ha bisogno di una svolta”

Pennetta: “Irpinia ha bisogno di una svolta”
Domani, sabato 6 Marzo 2010, alle ore 18,00, il candidato del Pd al consiglio regionale della Campania, Donato Pennetta, inaugurerà le sede del comitato elettorale di Avellino. Donato Pennetta incontrerà simpatizzanti ed amici presso il comitato, ubicato in via Verdi – Angolo Corso Vittorio Emanuel…

Pennetta: “Irpinia ha bisogno di una svolta”

Domani, sabato 6 Marzo 2010, alle ore 18,00, il candidato del Pd al consiglio regionale della Campania, Donato Pennetta, inaugurerà le sede del comitato elettorale di Avellino. Donato Pennetta incontrerà simpatizzanti ed amici presso il comitato, ubicato in via Verdi – Angolo Corso Vittorio Emanuele, con ingresso alle spalle del Bar Diana, prima di recarsi a Mugnano del Cardinale dove terminerà la giornata di impegni ed incontri elettorali. Infatti, domani Pennetta toccherà i comuni di Nusco, Pratola Serra, Prata e Montefredane dove saluterà amministratori, elettori e simpatizzanti. Domenica 7 Marzo 2010, invece, Pennetta sarà in mattinata ad Atripalda, poi al Corso Vittorio Emanuele di Avellino. Nel pomeriggio, il tour proseguirà nella Valle dell’Irno nei comuni di Solofra, Montoro Superiore ed Inferiore. Pennetta ha preso parte questa sera presso il centro sociale di Avellino, alla manifestazione di presentazione dei 5 candidati irpini del Partito Democratico. Il sindaco di Avellino, Giuseppe Galasso ha commentato così la scelta del Pd irpino di candidare Donato Pennetta: “Cinque anni da assessore nella mia giunta, Donato si è impegnato sul Piano Strategico, su di lui – spiega Galasso – si possono dire solo cose buone, per la perizia professionale e per la sua militanza politica e per quello che ha fatto per l’amministrazione della città capoluogo”. “Ho notato che siamo tutti un po’ emozionati – ha esordito Donato Pennetta nel corso del suo breve intervento di presentazione al centro sociale – per questa investitura. Colgo degli elementi positivi nella candidatura di Enzo De Luca, ne ero convinto all’inizio ne sono addirittura meravigliato per la capacità di trascinamento che si basa non sullo scambio e sulla rete di amicizie ma sulla proposta. De Luca crea un effetto scia, come il battistrada in formula1, sa a noi consolidare il consenso che lui naturalmente richiama – spiega Pennetta. Mi convincono due temi che propone De Luca: la classe dirigente cresce e si forma nelle istituzioni, chi è bravo nelle amministrazioni riscuote consenso, De Luca ha amministrato bene Salerno per 15 anni farà bene anche alla Regione. E’ questo aspetto che da maggiore forza alla sua credibilità. Poi, De Luca incarna la voglia di cambiamenti più di Caldoro. Cosa ha fatto Caldoro nella vita se non essere prima figlio di qualcuno e poi marito di qualche altra. Ora passa il tempo girando i sarti di Napoli per scegliere i vestiti per meglio venire sui manifesti elettorali. Enzo De Luca non è il candidato sostituto di Bassolino, ma è candidato per cambiare le regole, per creare un sistema nuovo. E facendo una similitudine molto appropriata, De Luca è come il sindaco di Avellino, impastato nei problemi della gente, si misura con le istanze del territorio e dei suoi cittadini”. Poi Donato Pennetta ha affrontato i temi irpini della campagna elettorale: “Occorre un impegno serio per l’Irpinia – spiega Pennetta rivolgendosi ad Amendola – questa provincia è ferma all’ultima riflessione prodotta negli anni ’80 quando sono state coniugate ricostruzione e industrializzazione. Oggi occorre pensare a nuove prospettive perché nelle difficoltà occorre trovare soluzioni ed io intravedo intorno a De Luca alcuni semi di una nuova riflessione strategica per l’Irpinia Moderna a partire dai servizi da garantire alle comunità e per lo sviluppo. I due accordi di reciprocità, come dice il sindaco Galasso, servono a sostenere un sistema complementare diffuso che non è più contrapposizione alle due aree metropolitane di Napoli e Bari. Questo è il futuro dell’Irpinia che si deve innestare in quel sistema diffuso costituito dal Sannio, dall’Irpinia appunto e da Fisciano e Salerno. Un nostro limite è di non avere collegamento all’alta velocità ferroviaria e una sede universitaria. Su questi aspetti ci giochiamo la sfida ed il futuro dell’Irpinia. Dobbiamo puntare sulla formazione degli atenei di Benevento e Fisciano, portare in irpinia la ricerca, collegarci alle stazioni dell’Alta velocità di Pellezzano e Afragola.

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