Unità Operativa di Senologia: le preoccupazioni dell’Amdos

Unità Operativa di Senologia: le preoccupazioni dell’Amdos
“Se non si completa in tempi rapidi e concretamente l’assetto della Unità Operativa di Senologia con l’incarico dirigenziale, il rischio che corrono le donne, che purtroppo devono essere operate al seno, è quello della fuga di personale medico di alta specializzazione con la conseguente perdita del …

Unità Operativa di Senologia: le preoccupazioni dell’Amdos

“Se non si completa in tempi rapidi e concretamente l’assetto della Unità Operativa di Senologia con l’incarico dirigenziale, il rischio che corrono le donne, che purtroppo devono essere operate al seno, è quello della fuga di personale medico di alta specializzazione con la conseguente perdita del patrimonio sanitario di prima eccellenza. Grazie a queste risorse umane le donne irpine hanno smesso di fare i viaggi della speranza nelle strutture sanitarie del Nord Italia”. Così la Presidente dell’Amdos (Associazione Meridionale Donne Operate al Seno) di Avellino, dott.ssa Silvana Ianuario e il Direttivo composto da Mirella Zerlenga, Liliana Castellani, Maria Rosaria Ianuario, Pina Belvedere e Carmelina Ricciardelli, che manifestano grande preoccupazione per il futuro dell’Unità di Senologia (Breast Unit) dell’Azienda Ospedaliera “S.G. Moscati” di Avellino facente parte della Divisione di Chirurgia Generale, diretta dal prof. Francesco Caracciolo.
L’Unità senologica di Avellino trova ampia giustificazione nell’eccellenza fin qui raggiunta da tutta l’equipe ed in particolare dal coordinatore dottore Carlo Iannace che presenta una casistica di oltre 200 nuovi casi di tumore al seno all’anno provenienti anche da altre province, portando la Breast Unit del “Moscati” ad essere la seconda in Campania dopo l’Istituto Nazionale Tumori “Pascale” di Napoli.

Dottoressa, com’è la situazione ad oggi?

“Allo stato, l’Unità di Senologia ha un coordinatore individuato nella persona del dottor Carlo Iannace che non ha, però, un’autonomia operativa. Mentre il piano sanitario regionale ha previsto sei posti letto dedicati al reparto di senologia, di fatto tale unità è priva di personale dedicato e di posti letto. Il venerdì è l’unico giorno in cui si possono effettuare gli interventi di tumore al seno. Un solo giorno è insufficiente. Pertanto l’attivazione dell’Unità di Senologia risolverebbe il problema delle lunghe liste di attesa che, attualmente, non consentono di rispondere alla crescente domanda. E’ solo grazie alle capacità, all’impegno e allo spirito di sacrificio del coordinatore e di tutta l’équipe della senologia che si riesce a tamponare e a superare situazioni di difficoltà”.

Ma per quanto tempo può durare tale situazione?

“L’associazione chiede di dare piena attuazione alla legge regionale della Brest Unit. E’ doveroso riconoscere all’Unità di Senologia ciò che le spetta per legge: personale dedicato, posti letto e quanto altro necessario per offrire alle donne servizi sanitari sempre più all’avanguardia. Noi donne dell’AMDOS siamo pronte a mobilitarci per la realizzazione dell’Unità di Senologia presso l’A.O. “S. G. Moscati” così come prevista dalla Legge Regionale n. 20 del 09-11-2005″.

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