“Tra il grande impianto industriale e quello domestico (compostiera) si colloca l’attività di compostaggio di comunità, ovvero macchine che vengono utilizzate per servire da poche decine ad alcune centinaia di utenze domestiche (famiglie) o la necessità di una mensa, di un albergo o altro produttore di scarti organici. “La caratteristica orografica del territorio italiano e la presenza di tanti piccoli comuni, distanti dagli impianti di compostaggio, rende questa soluzione particolarmente interessante anche dal punto di vista economico”, spiega Carlo Sibilia, portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera.
“Il compostaggio di comunità ci permette di accelerare e migliorare il processo a cui naturalmente va incontro ogni sostanza organica. Se fatto rientrare nelle strategie di gestione dei rifiuti concorre ad assolvere alla priorità principale delle norme europee, ovvero la prevenzione”. E proprio grazie ad alcuni emendamenti del M5S inseriti nella legge 28 dicembre 2015, n. 221 in particolare agli articoli 37 e 38, è diventato realtà il compostaggio di comunità (anche detto di prossimità) ovvero il compostaggio domestico e non domestico effettuato collettivamente, che sempre secondo quando dettato dalla legge premierà con la riduzione della tassa sui rifiuti i cittadini o le aziende florovivaistiche che lo effettueranno.
“I Comuni – incalza Sibila – hanno la possibilità, senza alcun costo a loro carico, di poter manifestare interesse entro e non oltre il prossimo 30 marzo ad integrare il proprio sistema di gestione dei rifiuti con una rete di piccoli impianti di compostaggio, definiti appunto di comunità”. Di questo interessante progetto e delle altre possibili vie d’uscita dall’emergenza rifiuti, ne parleranno venerdì prossimo (17 marzo), alle 16.30, Carlo Sibilia, il senatore Vilma Moronese – Componente Commissione permanente XIII Territorio, ambiente, beni ambientali – ed i consiglieri comunali di Irpinia e Sannio. L’appuntamento è al Caffé Letterario di Avellino.