Senza stipendio da oltre un anno, 50 persone che, a vario titolo, lavorano per il Carlo Gesualdo di Avellino, questa mattina hanno incontrato il sindaco Paolo Foti. Fumata grigia dal vertice. I 50 addetti del Massimo di Avellino devono ancora aspettare per vedere tutelati i loro diritti. Si parla di altri 30 giorni. Eppure loro, ogni qualvolta che il Teatro deve aprire, sono sempre pronti e puntuali e garantiscono sempre lo svolgimento degli spettacoli. Coprono i sei reparti necessari: dalla biglietteria al palco, agli allestimenti. Lavorano per conto di cooperative e società locali, ma parecchi anche a titolo professionale con regolare partita Iva. I debiti nei loro confronti ammontano a circa 200mila euro. Ancora un mese di attesa, poi la pazienza potrebbe non bastare più.