Fma, Gd Avellino: il Governo inizi a dare risposte concrete

Fma, Gd Avellino: il Governo inizi a dare risposte concrete
A seguire vi proponiamo il testo integrale della nota redatta dal direttivo dei Giovani Democratici di Avellino:
“C’è stato un tempo in cui quel signore al Governo, tale Silvio Berlusconi, prometteva mari e monti ai cittadini italiani: “sviluppo”, “meno tasse” e “più lavoro” erano i suoi slogan…

Fma, Gd Avellino: il Governo inizi a dare risposte concrete

A seguire vi proponiamo il testo integrale della nota redatta dal direttivo dei Giovani Democratici di Avellino:
“C’è stato un tempo in cui quel signore al Governo, tale Silvio Berlusconi, prometteva mari e monti ai cittadini italiani: “sviluppo”, “meno tasse” e “più lavoro” erano i suoi slogan. Sul lavoro ha parlato anche e soprattutto di flessibilità, vendendo promesse e illudendo i tanti che avevano bisogno di credere in qualcuno; nel suo secondo Governo ha parlato della grande riforma del lavoro promossa da Marco Biagi, alla quale però ha lasciato “per così dire” il nome, l’ha svuotata di flessibilità e l’ha riempita di precarietà. Su quella scia ha continuato a fare false propagande, e mentre in Europa aumenta la qualità e la competitività del lavoro grazie ad un significativo decremento della rigidità organizzativa e ad un miglioramento delle condizioni lavorative, in Italia si procede lungo questo senso unico che toglie sempre maggiori diritti e garanzie ai lavoratori e attribuisce sempre più forti strumenti di controllo alle imprese.
E mentre la crisi continua a produrre i suoi effetti devastanti per migliaia di famiglie italiane, il Governo, anziché individuare strumenti per dare sostegno e nuova linfa alle imprese, tira fuori dal cilindro l’arbitrato del lavoro che svuota l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori e pone per l’ennesima volta il lavoratore in condizione di inferiorità rispetto al datore di lavoro.
Le disposizioni di questo Governo non possono che lasciare interdette tutte le persone dotate di buon senso. Il Governo dovrebbe tutelare e valorizzare i tanti lavoratori a cui oggi sta di fatto togliendo il diritto di far valere le proprie ragioni di fronte ad un giudice e di fronte alla legge. Vorrei chiedere al nostro primo ministro quanti saranno i lavoratori che entro 30 giorni faranno causa all’azienda per eventuali torti subiti? Quanti uomini e donne comprometteranno la loro possibilità ad essere chiamati da quella stessa azienda per lavorare altri 3, 6 o 12 mesi?
Accogliamo positivamente la manifestazione indetta dalla CGIL che domani mattina si svolgerà alle 10.00 davanti ai cancelli della FMA e saremo presenti anche noi per dire al governo di smetterla con i teatrini che coprono di ridicolo un’intera nazione e iniziare a dare qualche risposta concreta al Paese”.

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