Con 300 anni di ritardo negli USA scoppia la moda del bidet. L’oggetto, che Italia rappresenta un normalissimo, quanto indispensabile, componente da bagno di uso quotidiano, in moltissime parti del mondo (sempre se non si tratti di case di persone di origine italiana) è invece un vero e proprio alieno della casa.
Quante volte, viaggiando in diversi Paesi del mondo, ci siamo chiesti perché mancasse il bidet?
A quanto pare gli Stati Uniti d’America iniziano ad andare controcorrente, mostrando di apprezzare quest’abitudine molto italiana. Stando a recenti statistiche, infatti, si evince che dal 2010 le vendite sono aumentate di almeno il 10% annuo, e nel 2016, ad esempio, le vendite hanno superato il 30% rispetto a quelle dell’anno precedente. Un oggetto che diventa trendy anche tra le nuove generazioni a stelle e strisce e che trova consensi tra gli ambientalisti (meno carta igienica utilizzata) e tra i medici (maggiore igiene e minori malattie intime).
In molti appartamenti di ridotte dimensioni, invece, impazza il washlet, ovvero un water che funge anche da bidet (molto diffuso in Giappone).
Ma la domanda sorge spontanea: ci volevano oltre 300 anni per scoprire questo sanitario? Perché il bidet non ha mai spopolato all’estero?
Il motivo principale risiede nel suo utilizzo. La sua origine è francese (il nome deriva dalla parola francese “bidet” che sta a indicare il pony per la posizione che si assume durante la seduta) e pare fosse stato introdotto da Maria dè Medici nel XVII secolo.
Nonostante l’origine nobile, però, ben presto i bidet si diffusero principalmente tra le case d’appuntamenti. Da ciò è nata la sua scarsa fama: considerato come strumento legato alla connotazione di “sporco”, viene evitato e si preferisce non usarlo (come per esempio i britannici e gli statunitensi che lo scoprirono nei bordelli francesi durante la Seconda Guerra Mondiale).
Nel territorio italiano, invece, l’introduzione si deve ai Borbone che furono i primi a comprenderne l’utilità diffondendolo nel Regno delle Due Sicilie. L’Italia resta il Paese che lo utilizza maggiormente (con una percentuale del 97%), ma il bidet è rintracciabile in misura inferiore anche in Portogallo, Spagna, Grecia, come pure in Brasile, Paraguay, Cile, Argentina e Uruguay. In Francia, infine, ha perso popolarità nel corso degli anni soprattutto per ragioni di spazio.