Automobile, croce o delizia degli italiani? Più croce da quello che emerge dal recente studio che analizza il tempo trascorso dai cittadini di diversi Paesi europei a bordo della propria automobile. E, nonostante il traffico innervosisca e renda tutti insoddisfatti, la mobilità degli italiani è ancora tutta legata a questo mezzo di trasporto.
L’analisi congiunta prodotta da Ipsos e Boston Consulting Group per la prima edizione dell’Osservatorio Europeo della Mobilità, infatti, pone l’Italia al penultimo posto: peggio solo la Grecia.
Analizzando il comportamento di diecimila europei divisi equamente tra “dieci Paesi simbolo della Ue” è emerso che gli italiani passino molto più tempo sull’automobile rispetto ai concittadini europei. Precisamente ben 556 ore all’anno, ovvero 23 giorni interi tra code interminabili, traffico, asfalto bollente e nervosismo correlato.
Le destinazioni sono diverse: il 69% passa tutto questo tempo in auto per andare a lavorare o a studiare (la media Ue è del 61%), per fare la spesa settimanale (86% contro il 76%) ma anche per accompagnare i figli nei diversi appuntamenti settimanali (64% contro il 56% europeo).
La causa di tutto pare essere la scarsa fiducia nei mezzi pubblici. Il 43% degli italiani infatti, contro una media europea del 35%, afferma la difficoltà di trovarli nei pressi di casa propria; il 46% sostiene invece che la loro frequenza è troppo bassa; il 39% non li prende perché il luogo da raggiungere non è ben servito, mentre il 31% punta il dito contro l’eccessiva durata del tragitto.
Lo studio si focalizza anche sulle infrastrutture. In questo senso solo circa la metà degli italiani (il 53%) si ritiene soddisfatto delle infrastrutture su cui si muove (la media europea è del 67%); la rete ferroviaria soddisfa il 41% dei viaggiatori (contro il 51%), mentre i bus contano solo il 35% di soddisfatti (contro la media europea del 45%).