Processo Avellino calcio, questa la situazione attuale

L’avvocato Edoardo Chiacchio sarà questo pomeriggio a Roma (deve difendere il Messina in un processo sportivo), presso gli uffici della Figc, e ne approfitterà per presentare direttamente il ricorso avverso la sentenza dei 3 punti di penalizzazione (e 50mila euro di ammenda) inflitti all’Avellino calcio dal Tribunale Federale Nazionale in merito al cosiddetto processo scommesse che vedeva imputati diversi ex calciatori dell’Avellino.

Lo studio del legale napoletano ha ricevuto le motivazioni dei giudici di primo grado lo scorso 3 maggio: scade domani 10 maggio il termine dei 7 giorni per presentare ricorso in Appello. Cosa che ha fatto anche l’avvocato Dario Vannetiello per il suo assistito Francesco Millesi (5 anni di squalifica e 50mila euro di ammenda). Per fissare la data del processo di secondo grado è necessario ricevere anche il ricorso dell’avvocato Grassani che rappresenterà Armando Izzo (18 mesi di squalifica e 50mila euro di ammenda).

Il legale bolognese è subentrato al collega Antonio De Rensis che aveva rappresentato il calciatore nel processo di primo grado. Tale ricorso potrà essere presentato nei 7 giorni successivi al ricevimento degli atti, ancora non ricevuti al legale. Solo quando la segreteria della Corte Sportiva di Appello Nazionale sarà in possesso di tutti gli incartamenti si potrà ipotizzare una data per l’udienza che solitamente viene svolta il giovedì o venerdì. Presumibilmente ciò avverrà tra il 18 e il 25 maggio prossimi per evitare di interferire con i playout ai quali potrebbe essere interessato l’Avellino.

Non è necessario chiedere fin d’ora la sospensione dei playout ma solo quando eventualmente necessario. Se la società irpina dovesse classificarsi in modo tale da evitare la “coda” del campionato, il processo potrebbe essere fissato anche a giugno o luglio, comunque rispettando i vari termini (20 giorni liberi dalla ricezione dell’ultimo ricorso, dimezzabili a 10 da parte del Presidente della Corte).

Inutile fare ipotesi quando manca la concretezza dei dati. Perciò è meglio concentrarsi sul campionato, sulle ultime due partite, evitando calcoli di date e previsioni di sentenze, lasciando spazio al campo più che alle questioni legali. Che pure non mancano perchè – volendosi avventurare in ulteriori ipotesi del genere – è in programma lunedì 15 maggio l’udienza del Collegio di Garanzia del Coni che dovrà pronunciarsi in merito alla questione posta dalla Ternana in riferimento all’utilizzazione del calciatore Gnahore Vhakka Eddy nel derby vinto dai perugini. Nei due precedenti gradi di appello (Tribunale Federale Nazionale e Corte Sportiva di Appello Nazionale) il ricorso della Ternana è stato rigettato. Occorrerà attendere il verdetto finale e definitivo di lunedì per evitare altre ipotesi. Vogliamo farne? Se dovesse avere ragione la Ternana, guadagnerebbe tre punti e fate un pò i conti per verificare dove arriverebbe in classifica. Perciò meglio non avventurarsi in questioni del genere. Nemmeno in quella secondo cui – a detta dei soliti sapientoni – anche altre società potrebbero trarre giovamento per l’utilizzazione del calciatore Gnahore da parte del Perugia che si vedrebbe sottrarre i punti guadagnati nelle gare in cui è stato presente quel giocatore. Occorreva fare ricorso, non c’è automatismo in questi casi. E nessuna società lo ha fatto, oltre alla Ternana.

 

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