Attraverso l’open day dello scorso 17 gennaio erano stati pubblicizzati i servizi dell’Istituto “Alfredo Amatucci” di Avellino: commerciali, socio-sanitari, ottico, odontotecnico. In quella scuola mancano invece i servizi, quelli necessari, ovvero i bagni e l’acqua per studenti e insegnanti. E così la succursale di Via Zigarelli ha chiuso i battenti perchè l’emergenza è diventata irrisolvibile.
Gli studenti della scuola situata nel vallone alle spalle di Corso Europa dovranno frequentare le lezioni presso la sede centrale di Viale Italia in una situazione provvisoria: non si sa quanto tempo occorrerà per sistemare le fogne e le condotte idriche andate in tilt nella sede ora chiusa.
Da tempo gli studenti avevano protestato per una situazione di assoluto disagio per la quale nessuno è intervenuto. Eppure le denunce sono state chiare e dettagliate, soprattutto documentate e confermate dagli insegnanti:unsolo bagno per 6 aule e perennemente fuori servizio, impianto idrico non funzionante, allagamenti continui con il rischio di un contatto tra l’acqua e i fili elettrici. Molti dicono: “E’ andata bene”, considerando che non si sono registrati eventi per i quali si sarebbero poi aperte le consuete inchieste che solitamente portano a niente. Ma chi deve verificare il funzionamento e la sicurezza in una scuola?