“Rispetto alla questione Asi la mia posizione è chiara: l’Asi deve rappresentare per le aziende un interlocutore che le metta nella condizione di cogliere nuove opportunità di crescita. Se questo è, bene. In caso contrario non si capisce quale possa essere l’utilità per le aziende conciarie rispetto ad una permanenza nell’Asi”, così Antonio De Vita candidato sindaco di Prima Solofra. Ed ancora. “Per riorganizzare la zona industriale occorre riprogrammare, trasformare e utilizzare il territorio al fine di garantirne lo sviluppo, nel rispetto del principio di sostenibilità, mediante un efficiente sistema di pianificazione territoriale e urbanistica. Ecco allora la necessità che il distretto industriale di Solofra apra le porte alla green economy che può sicuramente diventare una opportunità di crescita occupazionale ed economica. In generale l’ambiente può rappresentare per Solofra un volano di sviluppo”. Insomma industria conciaria ma non solo.
La strada da seguire ? “Modifica del Piano Asi, ormai obsoleto, risalente agli anni 70 e che non può prevedere nel 2017 uno sviluppo della nostra area industriale. Una modifica che dovrà consentire, in alcune aree, l’insediamento di qualsiasi attività produttiva di reddito e non solo di attività conciarie, modifica che può avvenire mediante l’attuazione di una procedura ben definita: accordo di programma, ovvero una conferenza permanente di pianificazione, prevista dalla legge regionale 13/2008, e dal regolamento n. 5/2011. In caso di non rispetto dei termini da parte dell’Asi, (6 mesi), uscita dal consorzio e immediato avvio di una nuova procedura programmatica. Redazione di un piano urbanistico che risponda alle esigenze della nostra città. Tutto quindi finalizzato alla possibilità di ottenere i cambi di destinazione d’uso e i frazionamenti. Valorizzazione dell’industria conciaria e dell’Isiss G. Ronca mediante la creazione di una sinergia formativa e operativa, recuperando le lacune e valorizzando le eccellenze. Coinvolgere gli imprenditori presenti nell’area industriale per stimolare il coraggio degli stessi e porre in atto azioni condivise per isolare ed eliminare il fenomeno degli sversamenti abusivi al fine di valorizzare il distretto di Solofra ed uscire dall’impasse attuale”.