Il nuovo vescovo di Avellino monsignor Arturo Aiello ha questa mattina incontrato la stampa. “Non faccio programmi, non sono un politico – ha spiegato il presule”. Si è detto però preoccupato per l’assenza di lavoro che spinge tanti giovani a lasciare la loro terra ed a costruirsi una vita altrove, “svuotando i nostri territori”. Il suo compito sarà quello di dare speranza, “occorre valorizzare le intelligenze in loco e se proprio si deve partire allora si deve anche tornare”.
Il Vescovo ha sottolineato come il suo sarà un ruolo di supplenza delle istituzioni: “fa tutto parte del pacchetto che mi è stato affidato. Svolgo un ruolo pre-politico, che poi alla fine è quello di tutti, il resto lo lasciamo agli addetti ai lavori”. E rispetto ai politici: “Il problema della nostra Italia è che ci sono stati padri senza figli, non si è trasmessa l’amore per la polis. Ci sono state classi politiche che hanno mantenuto le loro postazioni senza progettare il futuro. Su questo credo che la Chiesa possa offrire un contributo ripercorrendo tutta una tradizione che parla di impegno sociale”.
E sulla questione migranti: “Non è un’emergenza ma una dimensione della storia, noi siamo stati un popolo di migranti, adesso accade il contrario. A breve parlerò con il direttore della Caritas e vedremo se sarà possibile dare dei segnali concreti”