Recalcitranti, arrabbiati, assetati ma alla fine i sindaci dei comuni serviti da Alto Calore servizi hanno approvato la relazione del presidente Lello De Stefano. Il primo cittadino di Summonte Pasquale Giuditta ha definito “disastrosa” la gestione dell’ente di corso Europa ed ha rilanciato la necessità di: “intervenire sulle reti. Ma prima serve un monitoraggio complessivo delle perdite in tutti i comuni, da realizzare con il personale dell’Alto Calore”. Il vice sindaco di Monteforte, Martino Della Bella ha rincarato la dose: “Per noi, i comunicati dell’Alto calore sono aria fritta, perché l’acqua manca a tutte le ore, con pregiudizi molto gravi non solo per i cittadini, ma anche per i commercianti”.
Il sindaco di Montella, Ferruccio Capone, avverte: “Esagerare con l’utilizzo dei pozzi produce costi energetici, rischi di inquinamento e cancella le sorgenti a 500-700 metri”. Capone ha anche ribadito la necessità di chiarire quali sono le prospettive future di Alto Calore.
Il presidente Lello De Stefano ha risposto con una relazione che ripercorre le motivazione dell’emergenza idrica ed ha rivendicato il lavoro svolto: “Un piano operativo preventivo di emergenza, una campagna cerca-perdite e segnalazioni alle amministrazioni comunali sulle reti a maggior rischio”. De Stefano ha anche sottolineato l’importanza del finanziamento della regionale per la terza pompa di Cassano (6,3 milioni) e la sottostazione elettrica, ha anche posto l’accento sull’acqua in arrivo dalla Puglia attraverso Cassano. Atteso anche il via libera per la riapertura dei pozzi di Montoro.