Dall’undici settembre due nuovi collegamenti ferroviari feriali fra Avellino e Napoli. Un servizio sperimentale che dovrà essere confermato anche e soprattutto sulla base degli indici di affluenza registrata e di gradimento della clientela. Insomma una scommessa da vincere. Le premesse però non sembrano essere positive. L’undici settembre ad attendere i viaggiatori che sceglieranno di partire dalla stazione di Solofra o di Montoro-Forino non troveranno ad attenderli sale d’aspetto dove potersi riparare dalla pioggia o dal vento. Non una cosa da poco se si considera che il “periodo di prova” si svolge nei mesi invernali. Ed il treno che li porterà a Napoli partirà alle 06,20 del mattino.
I viaggiatori non potranno contare su servizi igienici. Nulla di nulla. Solo l’obliteratrice per timbrare il biglietto ed un paio di panchine dove sedersi ed attendere l’arrivo del treno. Quelle di Solofra e Montoro-Forino, infatti, sono stazioni ferroviarie impresenziate il che vuol dire che gli apparati di sicurezza della stazione vengono attivati da comandi azionati dal dirigente movimento di un’altra stazione oppure provenienti da appositi impianti di telecomando.
In breve non c’è personale ed i locali della stazione, la sala d’aspetto non fa eccezione, restano chiusi. I passeggeri possono unicamente accedere alla banchina ferroviaria. Uno stato di cose che va avanti da anni ma che oggi con l’avvio del nuovo collegamento feriale Avellino-Napoli rischia di compromettere la buona riuscita della sperimentazione