Paolo Baldieri ex giocatore dell’Avellino è intervenuto ai microfoni di Sportchannel214. Il calciatore romano, oggi gelatiere ha parlato del 2 a 2 contro la Cremonese, nella stagione ’88-’89 che purtroppo, costrinse i biancoverdi ad un altro anno di B: “Alla fine della partita con la Cremonese c’erano duemila persone incazzate come lupi. I dirigenti mi chiesero di non uscire, io invece presi la mia valigia e me ne andai. Mia moglie non stava bene, dovevo tornare a casa. La gente mi guardava e piano piano si allargava per farmi passare. Dopo dieci metri, i tifosi si sono messi ad applaudire. Questa cosa mi ha riempito di orgoglio. Hanno apprezzato che ho dato l’anima in mezzo al campo. Mi è dispiaciuto non poter festeggiare quella promozione e a distanza di tanti anni, sono convinto che nessuno di noi ha fatto volutamente qualcosa per non raggiungerla”.
Baldieri ha parlato anche di Walter Novellino. I due hanno condiviso l’esperienza di Perugia. L’ultima in cadetteria del ‘Conti d’Irpinia’: “Il mister è’ un grandissimo. Un sanguigno. E’ un allenatore che ti tiene sempre carico, ti da la giusta energia. L’ho avuto in Umbria. Per quel poco che so del mondo del calcio attuale, è rimasto così. E’ bello sapere che voglia raggiungere ancora la massima serie, prima di chiudere. E’ un conoscitore di calcio che lascia sempre qualcosa ai suoi ragazzi. Lo scorso anno il campionato era cominciato male ci ha messo una pezza. Lui è uno che appassiona la gente. Perfetto per una piazza come Avellino”.