Scuola, Coldiretti: due alunni su tre a lezione dai contadini. In Campania 76 fattorie didattiche

Quasi due bambini italiani su tre (62%) seguiranno nel nuovo anno scolastico 2017-2018 lezioni in campagna tra gli animali della fattoria e le coltivazioni agricole. Cresce il successo degli agriasilo e delle fattorie didattiche. In Campania sono 76 le aziende agricole certificate che accolgono le scuole per una comunicazione diretta con l’agricoltore coinvolgendo attivamente gli studenti e trasferendo conoscenze su ambiente agricolo, origine dei prodotti alimentari, vita degli animali.

È quanto emerge dalla studio Coldiretti/Ixè su “ll ritorno del Contadino style”, presentato a Milano al Castello Sforzesco in occasione del Villaggio Coldiretti #stocoicontadini. Una rivoluzione culturale impensabile fino a una decina di anni fa per la gran parte dei bambini, soprattutto nelle aree fortemente urbanizzate. Erano in tanti – ricorda Coldiretti – a credere che la campagna fosse popolata da patate che si raccoglievano dagli alberi, mucche viola, polli con quattro zampe, e agricoltori con camicia a scacchi e cappelli di paglia. Una visione distorta e fantasiosa molto lontana da quella dei bambini di oggi che, grazie alle esperienze fatte, sono sempre più profondi conoscitori della realtà agricola, dai cicli stagionali ai principali processi produttivi fino alle specialità tipiche del proprio territorio.

Un obiettivo promosso con il progetto Educazione alla Campagna Amica per una formazione sul campo che consente – precisa la Coldiretti – l’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi e l’alternanza delle stagioni, dell’ambiente naturale, della possibilità di produrre in modo sostenibile e della possibilità di produrre cose nuove come le energie rinnovabili. Si tratta di una pedagogia attiva dell’”imparare facendo” attraverso attività pratiche ed esperienze dirette (seminare, raccogliere, trasformare, manipolare) che privilegia il contatto con il vivente attraverso l’incontro con il mondo animale e vegetale. L’obiettivo – precisa la Coldiretti – è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura.

Le opportunità variano – spiega la Coldiretti – dall’arrivo di nuove professionalità come le “agritate”, adeguatamente formate per accogliere i bambini all’interno della famiglia e della casa nel contesto dell’azienda agricola agli agrinido che sono strutture di accoglienza realizzata all’interno di un’azienda agricola per bambini fino a tre anni di età, mentre per agriasilo si intende una struttura ospitante bambini dai 3 ai 6 anni.

“Questa nuova attenzione verso il mondo agricolo – spiega Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale – rappresenta un capovolgimento epocale nell’opinione pubblica. Fino a non moltissimi anni fa l’agricoltura era vissuta con diffidenza e sospetto: era quella dei pesticidi, della diossina, della mucca pazza, del vino al metanolo. Oggi il rapporto diretto con il consumatore, grazie anche al successo crescente dei mercati di Campagna Amica, ha fatto conoscere una nuova agricoltura che punta su qualità, innovazione e sostenibilità ambientale. In Campania abbiamo dovuto faticare due volte, a causa del marchio infamante ‘terra dei fuochi’, che grazie alle migliaia di analisi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno si è sgonfiato restituendo dignità ai nostri agricoltori. La nostra regione oggi può andare a testa alta e dimostrare di essere la più controllata d’Europa. Il rapporto con le scuole è uno scambio duplice. Da una parte l’opportunità di scoprire la ricchezza del proprio territorio e dall’altra l’opportunità per le imprese agricole di far crescere la multifunzionalità”.

 

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