AVELLINO CALCIO – La vittoria sull’Empoli permette di dare un segnale forte al campionato. Un Avellino che dimostra di non voler soccombere ad una delle corazzate del campionato. Una squadra, quella di Novellino, giovane, ma che nonostante l’età media molto bassa, ha tanta qualità. Un gruppo in cui tutti si sentono importanti, ogni singolo elemento è fondamentale per far girare al meglio gli ingranaggi di una macchina che mira a diventare perfetta. Il tecnico di Montemerano non ha prime e seconde scelte, ma semplicemente un organico che può disporre di 23 titolari(in attesa di Gavazzi). Un successo frutto delle mosse dell’allenatore, ma anche figlio di una squadra che non ha mollato un secondo. Analizzando il match, i due gol toscani sono stati scaturiti da una ingenuità e da un fallo di gioventù. Ma la squadra, nemmeno nel momento più delicato, nel periodo più difficile della sfida contro i ragazzi di Vivarini, ha mollato. Nella prima frazione sono arrivate due occasionissime con Ardemagni e una con Castaldo.
Poi nella ripresa grazie al supporto della panchina l’Avellino è divenuto padrone del campo. L’ingresso di Bidaoui, ha spostato gli equilibri e in pochi minuti la partita è stata ribaltata. D’Angelo instancabile e insostituibile, Di Tacchio che ha costruito una autentica diga in mezzo al campo.
Volare basso deve essere il diktat in casa biancoverde. Ma questo lupo, di sicuro, sta riaccendendo l’entusiasmo della piazza. I sogni come ha detto Novellino e rimarcato D’Angelo non sono proibiti. Non fanno male, l’importante è essere consapevoli delle proprie qualità e consci che il primo traguardo resta la salvezza.