Pomeriggio da ricordare allo Spezia Store di via del Torretto, trasformato in un’inconsueta sala stampa per un giorno in occasione della presentazione ufficiale di Alberto Gilardino, campione del mondo 2006, nuovo numero 10 della formazione guidata da Fabio Gallo.
Davanti ad una folla festante, pronta a far sentire all’attaccante biellese il grande calore del popolo spezzino al termine della conferenza con gli organi di informazione, è stato il Presidente Stefano Chisoli a prendere per primo la parola per presentare uno dei migliori cannonieri di sempre del calcio italiano: “Attaccante più forte del nostro campionato, qualità tecniche indiscutibili, una storia che parla da sola e soprattutto valori umani importanti, quelli che vogliamo per i nostri giocatori. Convinti che possa dare tanto a tutto l’ambiente, ha motivazioni ed entusiasmo, ringraziamo la Proprietà e chi si è adoperato per far si che un tale acquisto sia andato in porto. Impatto mediatico fortissimo, ora partiamo per questa avventura insieme, non vediamo l’ora di vederlo in campo”.
A seguirlo parola all’Amministratore Delegato Luigi Micheli, la cui opera è stata determinante per portare Gilardino in maglia bianca: “Devo ringraziare Gilardino perchè ci ha scelto, sono ben conscio delle tante offerte che ha avuto nel corso dei mesi passati, e devo ringraziare il Patron Volpi che si è speso in prima persona per fari si che l’affare venisse chiuso. Io mai avrei pensato di poter portare alla Spezia Alberto Gilardino, ci siamo confrontati con grande chiarezza, una volta calatosi mentalmente alla nuova avventura ha deciso di venire in un attimo e quando ha visto il “Ferdeghini” ed il centro sportivo di Follo anche gli ultimi eventuali dubbi si sono volatilizzati”.
Colpito positivamente dal lato umano dell’attaccante il DS Gianluca Andrissi: “Gilardino è un ragazzo che stupisce per la semplicità e l’umiltà, un professionista che stava aspettando il momento opportuno per dire di sì allo Spezia e noi siamo felici di averlo con noi, consapevoli che si integrerà alla perfezione in un gruppo che ha le sue stesse qualità umane”.
Infine parola al protagonista di giornata, Alberto Gilardino, veramente felice dell’accoglienza riservatagli e pronto a dare il proprio contributo alla causa aquilotta: “Ringrazio i presenti per avermi aspettato, è stata un’estate nella quale ho avuto tante opportunità, ma mai concrete, mentre lo Spezia mi ha fatto sentire la propria vicinanza, anche solo per una parola o una chiaccherata, questo per me vuol dire tanto e anche per questo ho preso la decisione di venire qui, assolutamente carico per questa nuova esperienza.
Nella passata stagione, durante i primi sei mesi ad Empoli mi sono sempre allenato e mi sentivo in forma, ma spesso per scelte tecniche non sono stato utilizzato, poi a gennaio ho deciso di andare a Pescara, dove ho subito una distorsione al ginocchio che mi ha tenuto fuori per un mese e mezzo, ma ho pienamente recuperato e dopo una stagione particolarmente sfortunata ho tanta voglia di ripartire. Per me non è una sconfitta escer sceso di categoria, sono orgoglioso e felice di essere qui.
Il “Picco” è un campo molto difficile, ricordo bene la partita in maglia Genoa, in Serie B è sicuramente uno dei campi più ostici dove vincere, chiunque dovrà faticare per batterci, pronto a dare il mio contributo.
Ho voglia e sono convinto di poter giocare le mie carte in Serie B; io sono appena arrivato, il campionato di Serie B è lungo difficile, Spezia è una piazza dove si sono sempre ottenuti ottimi risultati nelle ultime stagioni, prima di tutto la salvezza, poi sarà il campo a dirci dove potremo arrivare.
Questa è una Società che ha investito tanto nelle ultime stagioni, sia nel settore giovanile che nelle strutture, in certe piazze della massima serie non si vedono certe cose, ora sta a noi giocatori fare la differenza.
Nella vita un uomo deve fare delle scelte, ripeto, vengo da un’annata sfortunata dove ho dovuto fare tanti sacrifici lontano dalla famiglia, la Premier League poteva essere un’opportunità, ma ho messo sul piatto tante situazioni, volevo essere convinto e l’unica proposta realmente convincente e motivante è stata quella dello Spezia Calcio.
Non sono molto abituato a parlare dei singoli calciatori, sono passato attraverso in tante situazioni, ho conosciuto gruppi forti che erano vincenti e nel calcio è proprio quello ciò che conta, è l’unione a fare la differenza, il singolo non può andare lontano.
In carriera ho giocato con tutti i sistemi di gioco, io sono a disposizione dei compagni e del mister, cercherò di raggiungere il loro livello di forma il prima possibile e cercherò di fare del mio meglio per il bene della squadra; ho visto un gruppo che lotta, corre e non si tira mai indietro anche in allenamento, è un ottimo segnale”.