Sovraffollamento, carenze ataviche e allarmanti nell’organico della polizia penitenziaria, condizioni struttuali e igienico-sanitarie di grande precarietà. Se fino a poco tempo fa c’era un distinguo con Napoli, adesso anche i penitenziari irpini vengono definiti “polveriere”. Non a caso nel complesso di Bellizzi Irpino negli ultimi mesi si sono registrati episodi gravi: un suicidio ed una mega rissa tra detenuti. A denunciarlo è il leader del Sindaco polizia penitenziaria Aldo Di Giacomo, che di recente ha visitato il carcere di Avellino. “Sia nel capoluogo irpino che ad Ariano – ha fatto notare – abbiamo situazioni allarmanti. Negli ultimi 2 anni e mezzo – spiega sempre Di Giacomo – hanno introdotto un nuovo regolamento nelle carceri. Il nuovo sistema si chiama ‘Sorveglianza dinamica’ e si fonda sulla sostanziale fiducia nei confronti dei carcerati. Le porte delle celle restano aperte tutto il giorno lasciando i detenuti in una sorta di autogestione sorvegliata. Questo però, ha prodotto un incremento degli episodi di violenza”.